Bistecca di manzo, sicuramente il top per i grandi amanti della carne che intendono concedersi un secondo speciale per il proprio palato. Di non poca importanza dunque è la frollatura. Come riconoscerne una buona.
La carne rossa, si sa, è sin dalla notte dei tempi, un alimento, in tutte le sue innumerevoli sfumature, capace di deliziare anche i palati più esigenti. Non per nulla, senza andare troppo indietro con gli anni, nei tempi tra le due guerre del XX secolo, era un alimento che sovente veniva consumato di domenica, quasi a rappresentare uno squisito pasto in onore di un giorno per l’appunto di festa.
Nelle famiglie contadine del tempo inoltre si era soliti consumare per la maggioranza pollame o carni bianche, il tutto sempre a testimonianze del fatto che le carni rosse fossero, e sono tutt’ora, considerate delle autentiche prelibatezze. Non si trattava dunque di un cibo che veniva consumato ogni giorno o eccessivamente alla leggera.
Esistono tra l’altro pure tuttora anche dei corsi ben specifici per coloro che intendono dedicare la propria vita alla professione di macellai, se non di veri e propri imprenditori nel mercato delle carni all’ingrosso, che è in perenne crescita. Ordunque, comperare per cucinarsi a casa propria, oppure andare al ristorane e ordinare, una succulente bistecca, è anche ora un’ autentica golosità per molte persone.
Al giorno d’oggi, nonostante i rincari in cui il nostro Paese sta tutt’ora subendo, molte persone appunto amano farsi di tanto in tanto una buona spesa dal loro macellaio di fiducia in vista di una succulenta grigliata, in famiglia oppure con gli amici. Insomma amano farsi consigliare dagli esperti sulla scelta di una buona qualità di carne.
Per la bistecca di manzo sino ad ora citata molto importante è un processo di cui la stragrande maggioranze di coloro che non svolgono il mestiere di macellai è a dir poco ignoto. Diciamo che si tratta di qualcosa di importantissimo per la buona qualità delle bistecche che poi arriveranno sulle nostre tavole. Di che cosa si tratta?
Stiamo parlando della frollatura. Una bistecca, così come qualsiasi tipologia di carne, non solo rossa per la verità, non può e non deve essere cucinata e/o consumata appena macellata, ma necessita di un periodo di riposo, o per dirla meglio, maturazione della stessa. Viene lasciata in un ambiente a temperatura e umidità costanti che può variare dai 60 ai 90, se non addirittura 120 giorni.
I tempi di frollatura decisamente lunghi garantiscono in poche parole una buona riuscita a livello qualitativo delle carni che poi andremo a consumare. Un ottimo indicatore dunque per riconoscere una frollatura ben riuscita e di conseguenza un’ottima carne pronta al consumo è poter notare un aspetto roseo e fresco al momento della rimozione della pellicola scura esterna, creatasi dopo la sedimentazione delle muffe protettive durante il nominato periodo di frollatura.