Culatello di Zibello, perchè è il re dei salumi italiani? Il segreto in tanti piccoli dettagli. Un’esperienza per il palato
Il culatello è uno dei salumi più buoni che il tuo norcino di fiducia ti può proporre. Ma sei sicuro di sapere di cosa stiamo parlando?
Moltissimi sono i salumi che impreziosiscono ogni giorno le tavole italiane. In fondo il nostro paese è noto in tutto il mondo per le sue specialità e sicuramente i salumi sono una di queste. Salame, prosciutto e mortadella sono i punti di forza di un banco gastronomia che decide di mostrare tutte le eccellenze del nostro territorio.
Sicuramente tra i salumi più apprezzati e più consumati dagli italiani è possibile annoverare il prosciutto, soprattutto quello di Parma, una prelibatezza, proprio come moltissimi prodotti che nel capoluogo emiliano vengono prodotti da sapienti mani. Ad affiancare il prosciutto di Parma, ci pensa il culatello, un salume molto prelibato che purtroppo è ancora troppo poco conosciuto fuori dai confini emiliani.
Il culatello e nello specifico il Culatello di Zibello DOP viene prodotto nella provincia di Parma. Un Consorzio lo tutela e ne circoscrive la produzione a soli 8 comuni della Bassa Parmense, tra cui: Busseto, Zibello (da cui prende il nome) Soragna ed altri piccoli comuni limitrofi.
Troppo spesso viene confuso con il prosciutto, ma i due prodotti si somigliano solo all’occhio di chi non li conosce.
Il culatello non è un prosciutto
La prima grande differenza tra i due salumi è la parte del maiale che viene utilizzata per la produzione. Mentre per il prosciutto viene utilizzata tutta la coscia del maiale da cui si elimina la cotenna e il grasso in eccesso. Per il culatello di Zibello invece viene utilizzata la parte posteriore interna della coscia del maiale. Un prodotto che non ha né grasso né cotenna.
Anche il processo di salatura distingue i due salumi. Per quella del culatello si utilizza un composto a base di sale, aglio e pepe a cui a volte si aggiunge del vino bianco. Invece nel prosciutto la parte della cotenna viene insaporita con del sale umido, le parti magre con il sale asciutto. Infine i due salumi differenziano per il periodo di stagionatura. Per il culatello si parla di più di 12 mesi, per il prosciutto, almeno 12 mesi.
I dettagli fanno la differenza
Il culatello si contraddistingue per la sua tipica forma a pera e viene avvolto nella vescica del suino. Per poter ottenere un prodotto di qualità è necessario che la materia prima sia pregiata. A vigilare su di essa ci pensa il Consorzio che indica le linee guida per la produzione del Culatello di Zibello DOP.
A completare un processo di produzione che porta all’immissione sul mercato di circa 60.000 esemplari all’anno, ci pensa la stagionatura che avviene in maniera completamente naturale nelle cantine o in ambienti dedicati con temperatura e umidità controllate.