Dieta, la nuova frontiera è la genetica: decide lei i tuoi gusti a tavola | Nutrizionisti lavorano a diete personalizzate del DNA
La scienza ha il compito di migliorare la nostra vita. In questo caso sembra che abbia fatto importanti scoperte sui gusti alimentari.
La genetica influenza la nostra vita fin da prima che nasciamo. Non è un caso se buona parte delle azioni preventive nei confronti delle malattie neonatali avvengono andando ad indagare sul DNA del bambino quando è ancora nella pancia della mamma. Poi il piccolo viene al mondo ed inizia la solita saga del “a chi assomiglia“? Si cercano somiglianze fisiche, ma anche caratteriali. Se un bambino dagli occhi azzurri, nasce da due genitori con gli occhi scuri, ci si chiede come sia possibile. Tutta questione di DNA.
Ma se fosse questione di genetica anche i gusti a tavola? Negli ultimi anni, alla ricerca di valide risposte in merito a quelle che sono le migliori abitudini alimentari da seguire, sono stati condotti numerosi studi da parte di scienziati e genetisti. Indagini che hanno portato alla luce dei risultati veramente interessanti.
Innanzitutto sembra che il nostro DNA dica molto di noi in termini di tolleranze, ma anche di capacità di digerire più o meno velocemente un certo tipo di alimento. Non è un caso se i laboratori di analisi più all’avanguardia, per determinare le intolleranze, procedono al rilevamento di una porzione di DNA con un tampone orale.
Ma molto interessanti sono anche le conclusioni ottenute dai ricercatori dell’Università del Colorado, che hanno condotti studi specifici su 500 geni. Forse è possibile allenare il nostro corpo a certi alimenti benefici, piuttosto che altri.
La genetica ci dice quali sono i nostri alimenti preferiti
A ben vedere i risultati ottenuti da questi studi, potrebbe essere possibile determinare a priori qual è l’alimento preferito di una persona e quello di un’altra. Sembra infatti che alcuni geni influenzino le preferenze alimentari. 500 sarebbero i geni che sono stati studiati, di cui 300 collegati in maniera diretta al consumono di taluni cibi, altri 200 collegati a dei modelli dietetici e che quindi raggruppano vario alimenti.
In parole semplici, sembra che ili nostro DNA influisca in maniera diretta sulla quantità di pesce, di carne, di frutta che consumiamo. Un fattore molto più determinante rispetto a quello che è l’ambiente in cui si vive.
Agire per modificare il consumo dei cibi
Gli studi condotti fino a questo momento sembrano aver dato indicazioni precise in merito al legame tra la genetica e i gusti del singolo individuo. Ovviamente non possono essere sufficienti e molti saranno gli studi che in tale prospettiva si evolveranno. Intanto i nutrizionisti potranno sviluppare un piano alimentare costruito sullo specifico DNA della persona.
Ma il risvolto interessante è quello della possibilità di manipolare, in una qualche misura, i gusti delle persone, spingendoli a consumare in maniera preferenziale alcuni cibi sani, piuttosto che altri.