Dieta bambini: quanto spesso possono mangiare la pasta? La risposta del nutrizionista ti sorprenderà
Bambini e pasta, il nutrizionista ci offre alcune indicazioni che forse si allontano da quello che è il pensiero comune di molti genitori.
Oggi abbiamo deciso di addentrarci in un argomento che difinire ostico ci sembra veramente un eufemismo. Parleremo di alimentazione e bambini. I dibatti tra mamme e nonne e tra mamme e mamme è ogni giorno sempre più acceso. Se sei una mamma che da omogenizzati e non cucina, non sei una brava mamma. Se a 3 anni gli fai mangiare il prosciutto cotto, metti a rischio la sua salute. Il capitolo degli zuccheri nemmeno lo apriamo per evitare il linciaggio in pubblica piazza.
Le conoscenze in campo alimentare per quello che riguarda i bambini sono ovviamente cambiate. Basta anche solo pensare a come eravamo abituati a mangiare noi e come abituiamo i nostri stessi figli.
Dai 6 mesi in poi (e non si dica diversamente), i bambini vengono svezzati. Quindi il latte non è più il loro unico alimento, ma inizia il gioco delle pappine e il dualismo tra autosvezzamento e svezzamento tradizionale. Altro capitolo che lasciamo ai posteri. Ma dai 3 anni in poi inizia la vera impresa per ogni genitore e cioè l’insegnare ai piccoli quale sia la corretta alimentazione, contrastando molti no e pochi si, dei bambini. Purtroppo le statistiche parlano chiaro e ci dicono che ben 6 bambini su 20 sono in sovrappeso e prevenire questo fenomeno è veramente indispensabile.
L’unico mezzo che io genitori hanno per intervenire è la corretta educazione alimentare, che devono avere loro, per poterla passare al bambino. Vediamo i nutrizionisti cosa ci dicono.
Equilibrio contro l’obesità infantile
Prevenire l’obesità infantile è importante per ridurre il rischio di malattie metaboliche che possono interessare la persona sia da bambino che poi consequenzialmente l’adulto. Al bambino occorre offrire una dieta equilibrata che gli offra ogni singolo giorno la giusta dose di vitamina, proteine, grassi, carboidrati, fibre e acqua. Senza dimenticare di concedergli anche un gelato di tanto in tanto.
Un percorso lungo una vita intera che mira ad insegnare al bambino a consumare cibo coscienziosamente, nella maniera giusta. Una sana alimentazione da abbinare all’attività fisica che non dovrebbe mancare fin da piccolissimi. Gli esperti ci dicono che i bambini al di sopra dell’anno dovrebbero svolgere attività fisiche per almeno 1 ora al giorno. Ovviamente inizialmente ci si ferma ai giochi al parco o a qualche corsa nel giardino di casa.
Un menù bilanciato
Quello che serve a un bambino per crescere sano è un menù settimanale ben organizzato che veda il pranzo come pasto principale della giornata e che copra il 40% del fabbisogno giornaliero. Ogni giorno gli si può offrire una porzione di pasta o di riso integrale da abbinare a delle proteine. La colazione offre solo il 20% del fabbisogno, 30% per la colazione e 5% agli spuntini.
Ma dimenticare di servire al bambino frutta e verdure. Non è semplice, ma a volte coinvolgerli nella preparazione diventa l’arma vincente.