Caffè e caffè d’orzo, il dietrofront degli scienziati I Non fanno bene, sono pericolosi alla salute
Gli scienziati ci dicono che il caffè e il caffè d’orzo potrebbero non far bene come si pensa. Ecco tutta la verità.
E se il caffè facesse male? Per qualcuno potrebbe essere il titolo di un film horror. Se sei tra coloro per cui la nuova giornata non può iniziare senza un buon caffè, forse devi proprio leggere questo articolo. Non vogliamo deluderti, ma gli scienziati si stanno ponendo moltissime domande in merito e potrebbero darci delle cattive notizie.
Il caffè è quella gustosa bevanda calda che permette di avere energia, recuperare dal sonno e dalla stanchezza, grazie al suo contenuto di caffeina. In realtà la si può consumare anche fredda e in alcuni casi è anche utilizzata per delle preparazioni culinarie. Chi invece non può bere il caffè, può ripiegare sull’orzo che a tutti gli effetti è una bevanda in grado anche di offrire una serie di benefici all’organismo.
Non sono pochi gli studi condotti sia in merito all’orzo che al caffè, entrambe bevande che si ottengono a seguito di tostatura. Proprio sulla modalità di produzione delle due bevande sono sorte alcune perplessità che hanno portato a chiedersi se non ci fosse motivo di evitare il consumo tanto di uno quanto dell’altro.
Vedremo in maniera specifica se il caffè e il caffè d’orzo fanno bene o male e cosa ha spinto gli esperti a porsi questa domanda.
Benefici del caffè e del caffè d’orzo
Nonostante ci si chieda se faccia bene o male, tanto il caffè quanto l’orzo sono in grado di offrire una serie di benefici all’organismo. L’orzo che si ottiene dall’infusione del cereale che viene tostato è ricco di ferro, zinco, fibre e sali minerali. Proprio sul suo contenuto di fibre si pone maggiore attenzione e porta ad affermare che sia benefico per la regolarità intestinale. Il caffè invece, contiene una serie di antiossidanti che aiutano il sistema nervoso centrale.
Nel caso del caffè occorre solo prestare attenzione a chi e a quanto se ne consuma. Si ricorda che non è adatto al consumo da parte di chi soffre di pressione alta, chi assume antidepressivi, donne in gravidanza e in allattamento.
L’acrilammide la nostra nemica
Gli alimenti tostati, come il caffè e il caffè d’orzo, appunto, producono l’acrilammide che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato come sostanza probabile cancerogena. Una sostanza che si sviluppa in maniera completamente naturale durante la tostatura di alimenti amidacei. Numerosi gli studi a riguardo, condotti anche e soprattutto per salvaguardare la salute dei consumatori. Ma nonostante gli innumerevoli esperti che si sono soffermati a studiare questa sostanza, al momento non è chiaro in che misura la sostanza possa essere dannosa per l’organismo.
A questo punto sembra chiaro che, la risposta a tutto questo è un consumo moderato delle due bevande. L’ingestione di una quantità minima non è in alcun modo pericolosa per l’individuo.