Cipolla bianca di Margherita, meno famosa della “sorella” di Tropea I Sapore dolce ideale per un sacco di ricette
La cipolla bianca di Margherita non ha nulla da invidiare alla cugina di Tropea e si presta a moltissime preparazioni.
Se diciamo cipolla cosa ci viene in mente? La cipolla di Tropea. È quasi inevitabile, solo perchè questa tipologia di cipolla è stata in grado di conquistare quelle che sono le preferenze di tutti i consumatori, soprattutto di coloro che apprezzano la cipolla e il suo sapore.
Versatile e in grado di offrire moltissime benefici all’organismo, la cipolla la si può inserire veramente in qualsiasi ricetta, o quasi. Ottima cruda all’interno delle insalate, è immancabile nei soffritti. Quello che in molti non sanno è che ne esistono bene 21 tipologie differenti e ognuna di loro si presta perfettamente a un certo tipo di utilizzo piuttosto che un altro.
Ebbene proprio qui vogliamo dare spazio a una tipologia di cipolla che non ha nulla da invidiare alla cipolla di Tropea e cioè la cipolla bianca di Margherita che si è anche conquistata la dicitura IGP. Un prodotto di eccellenza del territorio italiano, che forse ancora in pochi conoscono, ma che sia contraddistingue per un sapore molto dolce e una certa croccantezza dei petali.
Vediamo allora questo IGP da vicino.
La storia
Sembra che la cipolla bianca di Margherita fosse commercializzata già nell’800, pur divenendo una presenza costante tra aprile e luglio, nei mercati ortofrutticoli solo di recente. La tecnica di coltivazione è stata sviluppata fin dagli inizi del secolo XIX e la specializzazione in questa attività è stata tramandata anno dopo anno fino ad arrivare ai giorni nostri.
Affinata grazie alle moderne tecniche, è possibile ottenere delle cipolle bianche perfette, dal colore cristallino, tenere e croccanti, oltre che estremamente dolci e dalla forma perfetta.
Caratteristiche
5 sono gli ecotipi della cipolla bianca di Margherita, che si dividono in base al mese in cui è possibile raccoglierle. Nello specifico si avrà la marzaiola, aprilitica, maggiaiola, giugniese, lugliatica. Ognuno degli ecotipi è in grado di adattarsi all’ambiente pedoclimatico dove si sviluppano le sue radici. In genere la coltivazione avviene sui terreni sabbiosi che si riscaldano velocemente e fanno anche crescere la cipolla velocemente.
Se nelle vicinanze è presente una piccola falda acquifera la pianta ha uno stress idrico controllato e una crescita ridotta della sostanza secca da cui si ha croccantezza e succulenta. I bulbi sono tutti perfetti nella forma, per via di una bassa resistenza del terreno alla loro crescita. Se ne consiglia l’utilizzo per la preparazione delle cipolle alla griglia.