Pesce, cresce numero di persone colpita da Anisakis: allarme dei medici I Le conseguenze del parassita sono tremende
Allarme Anisakis per tutti gli amanti del pesce crudo. L’allarme è scattato, si consiglia di prestare molta attenzione.
Il pesce è uno degli alimenti fondamentali all’interno della nostra alimentazione. Una delle basi della dieta mediterranea che secondo i nutrizionisti è il miglior stile alimentare in assoluto. Per poter godere dei benefici di questo alimento è innanzitutto indispensabile consumarlo 3/4 alla settimana, dando preferenza a quelle che sono le tipologie di pesce con un maggiore apporto di nutrimenti.
I benefici offerti dal consumo di pesce sono infatti dati dalla presenza al suo interno di fosforo, che aiuta la mente e permette di migliorare la memoria, ma anche e soprattutto di Omega3. Quest’ultimi sono alleati dell’organismo e permettono di prevenire l’invecchiamento cellulare, azione che va a contrastare l’insorgere di un gran numero di patologie.
Questi grassi polinsaturi oltre ad avere un effetto benefico sul sistema nervoso, sono anche in grado di proteggere il sistema cardiaco e venoso, prevenendo efficacemente infarti ed ictus.
Moltissime le ricette che permettono il consumo di pesce nelle quantità consigliate, ma da alcuni anni ormai si è diffusa la pratica del consumo di pesce crudo. Un’abitudine che potrebbe permettere di evitare cotture eccessivamente caloriche, ma potrebbe anche essere dannosa nel caso in cui l’alimento non venga trattato correttamente.
Il rischio Anisakis
In merito al consumo di pesce crudo e in particolare il sushi gli esperti mettono in guardia riferendosi in particolare al rischio di infezione da Anisakis. Sembra che si tratti di un’infezione in crescita nell’ultimo periodo. I sintomi meno gravi sono febbre e dolore addominale, che potrebbero accompagnarsi a sanguinamento digestivo, ostruzione intestinale, perforazione e peritonite, che richiedono un intervento chirurgico d’urgenza.
Sempre secondo gli esperti la presenza di vermi a livello intestinale deve essere sospetta in tutti i soggetti che di recente hanno consumato pesce crudo, in particolare i frutti di mare crudi, che essendo delle vere valvole di pulizia dell’acqua possono essere estremamente pericolosi se non consumati previa cottura.
Prevenzione
Per prevenire la contaminazione da Anisakis o da qualunque altro parassita intestinale, è importante prendere delle misure volte al contenimento del rischio. Il primo comportamento da mettere in pratica è quello di rivolgersi, per l’acquisto di prodotti ittici a rivenditori di fiducia, sia che si voglia acquistare del pesce da preparare a casa, sia che si vada in un locale. Ricorda che il pesce fresco deve essere sempre abbattuto per poterlo poi consumare crudo limitando i rischi.
Se si acquista del pesce non lasciarlo mai fuori dal frigorifero e conservarlo nella maniera corretta. Per tutte le persone che hanno un sistema immunitario debole, come i bambini e gli anziani, sarebbe consigliabile evitare il consumo di pesce crudo, soprattutto nel caso in cui non se ne conosca la derivazione.