Allarme latte contaminato da Escherichia Coli I Una minaccia mortale, soprattutto per i bambini
Escherichia Coli nel latte, il grande pericolo per i bambini. Una minaccia mortale per le loro piccole vite.
Il latte è alla base dell’alimentazione del neonato. Esso dovrebbe avere il latte come unico alimento almeno fino al sesto mese di vita, sia nel caso in cui si proceda con allattamento al seno che con latte in formula. Dopo i 6 mesi potrebbe essere pronto per lo svezzamento. A dircelo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità che si è spesso occupata dell’alimentazione dei più piccoli.
Ma dopo i sei mesi di età comunque il latte non dovrebbe mai mancare, in quanto fonte di una serie di nutrimenti per il bambino e anche per l’adulto. Al compimento dell’anno di età il bambino potrà passare dal latte in formula a quello intero, in grado di offrire una serie di principi nutritivi indispensabili per il bambino che deve ancora svilupparsi a pieno.
Il latte è una delle fonti essenziali di calcio e di vitamina D, due elementi che se uniti insieme offrono al barbino un maggior benessere a livello di ossa e di muscoli. Inoltre all’interno del latte sono presenti proteine, grassi e zuccheri di derivazione animale.
Ma negli ultimi mesi si è diffuso un allarme estremamente serio, quello della contaminazione da Escherichia Coli all”interno del latte, che mettere a serio rischio il benessere del piccolo.
I rischi del latte crudo
Ad esporre maggiormente al rischio di contrarre agenti patogeni è il consumo di latte crudo e di suoi derivati. Quando il latte viene estratto dalla ghiandola mammaria dell’animale, esso dovrebbe essere pastorizzato a una temperatura di 40 gradi. Procedendo in questo modo sarà possibile eliminare eventuali batteri che possono derivare o da infezioni della mammella dell’animale o dalla vicinanza della mammella all’ano dell’animale.
Gli agenti patogeni indicati possono essere causa di patologie, alcune delle quali potrebbero addirittura essere letali per il bambino. Per evitare tale rischio il personale che lavora negli allevamenti dovrebbe essere estremamente formato per evitare la contaminazione dei prodotti e l’attacco del benessere del cittadino.
Non solo Escherichia coli
Il rischio maggiore che si corre nel caso in cui il latte sia contaminato da Escherichia coli è quello di presentare altre tipologie di batteri fecali. Come è semplice immaginare, gli esperti di produzione sottopongono il latte a una serie di controlli specifici, che permettano di azzerare il rischio.
La presenza di Escherichia coli può essere anche segno della presenza di altri agenti pericolosi come quello dalla salmonella e del norovirus. Per evitare qualunque tipologia di rischio l’unico metodo sicuro è la pastorizzazione del latte che va ad annientare i batteri in maniera efficace.