Kebab, ancora oggi si tratta di un cibo particolarmente in auge, soprattutto tra i giovani, dal momento che costa poco ed è molto buono, Ora però si parla di emergenza sanitaria.
Sarà da circa 20 anni che questo alimento, di origine turca, piuttosto gustoso, economico, per non dire anche assolutamente nutriente, è entrato a gamba tesa nelle nostre vite e soprattutto nei nostri regimi alimentari. Stiamo parlando del Kebab che si può dividere in due categorie, Doner Kebab e Sheek Kebab.
Il primo è quello che tutti noi conosciamo, costituito dal classico carotone verticale, in alcuni casi però anche orizzontale, che viene sfilettato e messo con tanto di verdure e condimenti vari in panini o piadine. Il secondo viene consumato allo stesso modo ma la parte relativa alla carne è costituita in realtà da delle specie di mini spiedini, come delle sorte di Doner Kebab in miniatura.
Quello che viene sovente consumato nel nostro Paese è costituito da pollo e tacchino particolarmente speziato, mentre invece nel Paese d’origine pare che sia costituito da carni ovine. Negli ultimi tempi soprattutto questo cibo pare essere entrato talmente in auge che i cosiddetti kebabbari stanno letteralmente spuntando in ogni dove come funghi su un prato dopo una consistente giornata di pioggia.
È così entrato a fare parte delle nostre vite, essendo anche per l’appunto, oltre che particolarmente gustoso e abbondante, piuttosto economico. Non per nulla negli anni si è assistito a un vacillare di prezzi che andavano tra 1,50€ a 3€ per i panini, 2€ a 4€ per le piadine e 5€ in su per il piatto o la pizza condita con le carni.
Tantissimi sono anche gli YouTubers tra cui i più noti i romani Giovanni Fois e Franchino Er Criminale e il toscano Francesco Zini, che hanno messo in piedi dei veri e propri food tour alla fine di scovare il migliore non solo nella propria zona, ma in tutta Italia. Ora come , dati e sondaggi alla mano, la città che sembra possedere i migliori in tutta la Penisola è Brescia. Al momento però pare esserci anche in corso un allarme sanitario su tale alimento. Di che si tratta? Che cosa sta davvero succedendo?
L’allarme sembrerebbe giungere dall’AGES, ovvero dall’ Agenzia Salute e Sicurezza Alimentare Austriaca, che ha segnalato ben 27 casi, fra cui un decesso, per salmonella tra febbraio e luglio 2023 in Austria. In ogni caso pare che siano giunte poi altre segnalazioni da ulteriori Paesi europei, quali Germania, Olanda, Belgio, Francia, Danimarca, Regno Unito e Norvegia.
L’allarme sembrerebbe riguardare delle carni di pollame provenienti dalla Polonia, che nel mese di marzo 2023 si è anche posizionata al primo posto come Paese principale di produzione di carne di pollo dell’Unione Europea. Secondo l’AGES la maniera migliore per tutelarsi è l’accertamento sulla provenienza della carne, sebbene al momento tale allarme sembrerebbe non aver toccato l’Italia.