Pesticidi, purtroppo sono sempre più presenti nella frutta. Se hai mangiato sovente questo frutto in particolare ti sei avvelenato. Tutto quello che c’è da sapere.
In estate, si sa, gli esperti ci consigliano di puntare maggiormente su un’alimentazione leggera e di aumentare il consumo all’interno della nostra dieta quotidiana sia di verdura sia di frutta, possibilmente fresca. Non è tuttavia sempre facile farlo, al di là dei gusti e delle esigenze personali. Difatti anche questi alimenti hanno subito degli spaventosi rincari.
Del resto tutti quanti i settori, incluso quello alimentare, ne hanno avuti a iosa e quando fa caldo e si sa che si fa maggior consumo, soprattutto di frutta, rieccoli i tanto temuti aumenti pure in tale e precisa direzione. Se poi si fa lo sforzo economico di acquistarla c’è sempre il problema della sua conservazione.
Difatti spesso rischiamo che maturi e vada a male prima del previsto. Il consiglio dunque è quello, soprattutto se siamo in pochi in casa, di acquistarne poca per volta al fine di evitare tutto ciò e di sceglierla noi quella da comperare e di evitare luoghi dove siamo serviti. Controlliamo chiaramente anche la sua qualità e i prezzi prima di compiere l’acquisto.
E ora, dopo che per tutti questi mesi, abbiamo per l’appunto compiuto tanti bei sacrifici in termini economici per comprare la frutta con la quale magari abbiamo realizzato splendide macedonie, dissetanti succhi o frullati e tanti gustosi sorbetti, arriva la doccia fredda. A quanto pare un frutto in particolare, che avremo di certo gustato, era ed è pieno zeppo di pesticidi.
Quest’ultimi non sono di certo il massimo per il nostro organismo. E no, non stiamo parlando delle fragole che sono buonissime anche abbinate a qualche pallina di gelato alla crema, allo yogurt o alla vaniglia. Sì, anche loro ne hanno ma sul podio, nella vetta più alta non ci sono loro. E non lo sono nemmeno le pesche.
Il frutto più tristemente ricco di pesticidi è l’uva! Pensate che su di esso possiamo trovarne, udite udite, ben l’85% contro il 79% che è comunque molto elevato, che troviamo nelle già nominate fragole e pesche. Parliamo di dati decisamente preoccupanti e che stanno mettendo in serio allarme i consumatori. Come correre ai ripari?
Acquistando frutta di stagione e facendo la spesa nei mercati e dagli orti. Inoltre affidiamoci maggiormente a quelli legati all‘agricoltura biologica. Infine, prima di mangiare qualsiasi frutto, laviamolo con molta cura sotto il getto dell’acqua corrente, asciughiamolo e solo a quel punto mangiamolo.