Richiami alimentari, ritirato dai supermercati noto formaggio del Nord Italia I Rischio batteriologico elevato
Nuovamente allarme, il richiamo stavolta riguarda un formaggio assai pregiato del Nord Italia. Sono in corso le ricerche dei lotti.
Il formaggio, si sa, è un alimento parecchio consumato, specie al Nord Italia, dal momento che più ci si avvicina al confine con la Alpi più sono apprezzati i sapori forti e intensi. In tantissimi ristoranti per altro sono serviti spesso dei taglieri di formaggi misti da abbinare con delle marmellate o miele dal sapore a dir poco paradisiaco.
Esso, come già ampiamente esposto, è anche un’ottimo insaporitore, capace in molte occasioni di poter rendere gustoso un piatto salato, specie si si tratta di un primo e se contiene alimenti in grado di abbinarsi concretamente con esso. Esistono anche delle tipologie di pasta e di risotti il cui condimento ne è letteralmente a base.
Ottimo anche all’interno di una gustosa polenta o in molti altri modi. Non per nulla si dice anche che talvolta, all’insegna della semplicità, pane e formaggio possa costituire già di per sé un pasto, qualora la dispensa di casa non sia in grado di offrire di meglio. Spesso poi lo si vede anche accompagnare, all’interno di comuni panini, anche dei salumi.
Formaggio, un alimento must
Non per nulla anche banalmente un toast spesso e volentieri è costituito da semplice pane e formaggio, sebbene trattato in una maniera leggermente più raffinata. Il rovescio della medaglia tuttavia può essere banalmente costituito dal fatto che trattandosi di un latticino, soprattutto se parliamo di un formaggio di pasta molle, ne possa essere facile il deperimento, se non mangiato a breve termine.
Proprio da questo punto di vista di recente un nuovo allarme di richiamo alimentare pare aver colpito un latticino proveniente dal Nord Italia. Si tratta di un formaggio di pasta molle, generalmente consumato cotto, di una specifica marca e di uno specifico lotto. Di che quale si tratta?
I lotti del tomino da non consumare
Di un Tomino del Canavese Nonno Casaro, definito per l’appunto come un formaggio di pasta molle con crosta edibile leggermente muffettata, facilmente riconoscibile dunque alla vista. Sono stati prodotti in un caseificio in provincia di Torino da 180g, il cui lotto incriminato risponde al numero di produzione 1074.
Qualora si dovesse essere entrati in possesso di uno di questi prima del ritiro dai banchi frigo dei supermercati, si prega di non consumarlo e di recapitarlo il prima possibile al punto vendita dove è stato acquistato. Il latticino potrebbe, secondo quanto riportato, essere infettato da salmonella.