Sicurezza alimentare, torna l’incubo diossina nei cibi: se vivi qui occhio a carne, uova e latticini
Torna di nuovo l’incubo diossina, con gli incendi degli ultimi mesi il rischio che i cibi siano contaminati è molto elevato.
Gli incendi che hanno interessato l’Italia in questi lunghi e torridi mesi hanno riacceso l’incubo diossina. Una problematica che in passato aveva già interessato l’Italia e che ora torna a riproporsi prepotente. Gli alimenti maggiormente a rischio sono quelli di derivazione animale.
La diossina è il nome comune che si da a una sostanza di derivazione chimica che si compone di cloro, carbonio, idrogeno e ossigeno. Non si scioglie in acqua e soprattutto resiste anche alle elevate temperature, per questo nemmeno la cottura degli alimenti la elimina.
Sono generatori di diossina tutti gli inceneritori di rifiuti che però per legge devono avere degli speciali filtri che siano in grado di evitare che la sostanza si propaghi nelle zone limitrofe. Il problema insorge nel momento in cui gli incendi si propagano in maniera volontaria e senza controllo.
In tali casi il rischio maggiore è quello dell’avvelenamento da diossina, che deve essere il più possibile scongiurato, per evitare risvolti negativi sulla salute e il benessere dell’individuo.
Effetti dell’intossicazione e alimenti a rischio
Gli effetti tossici che questa sostanza può avere sull’organismo, in genere si presentano sul fegato, polmoni, reni, sistema linfatico e pelle. La diossina riesce ad entrare indisturbata nelle cellule umane per via della sua affinità con la membrana cellulare. Diversi sono i sintomi di intossicazione da diossina. Innanzitutto la cloracne simile all’acne, ma presente in tutto il corpo, problemi alle vie respiratorie, per via dell’irritazione alle mucose e nei casi più gravi cancro, linfomi, endometriosi, disfunzioni della tiroide, diabete e disturbi neurologici.
La diossina si accumula nelle parti grasse dell’animale, quindi si può incorrere in intossicazione consumando grassi animali, uova, pesci particolarmente grassi e latte.
Le zone a rischio
Attualmente non è stato ancora emesso nessun tipo di avviso per quello che riguarda il rischio diossina o il superamento del livello minimo della sostanza affinché non sia dannosa per l’uomo e per gli animali. A rischio le zone che in questa estate torrida sono stati interessati da incendi abbondanti.
La Sicilia e la Calabria nelle zone di Palermo, Reggio Calabria, Messina e Siracusa sono le zone che sono state interessate dagli eventi incendiari, quindi potenzialmente a rischio.