Nuovo ed ennesimo richiamo alimentare. Stavolta si tratta di un prodotto molto consumato e acquistato. Una nota marca di sottaceti.
Sono parecchi in tempi recenti i prodotti che sono stati soggetti a richiami alimentari. Si tratta di una vera e propria emergenza se siamo in presenza di cibo, dal momento che ciò che ne può conseguire sono intossicazioni alimentari. E ciò è qualcosa da non prendere mai e poi mai assolutamente sottogamba, dal momento che si può stare realmente male.
Sfortunatamente, come sentiamo spessissimo dire sin dall’alba dei tempi, la perfezione non è cosa di questo mondo. Pertanto, sebbene il ciclo di produzione di alimentari passi attraverso un controllo a campione il più preciso possibile, è inevitabile che qualche volta, vuoi per dei mezzi tarati male, vuoi causa stanchezza o svogliatezza del personale impiegato, qualcosa sfugga al citato controllo.
Errore imperdonabile per quanto possibile, dal momento che spesso, se si tratta di un lavoro che prevede un’evoluzione a catena. Diciamo che è sufficiente un solo anello debole affinché per l’appunto la catena a sua volta non regga e che possa causare seri danni. E di che cosa si tratta stavolta per quanto riguarda il prodotto nel mirino?
Si tratta di cibo in scatola, o meglio conservato in vasetti di vetro. E in particolare siamo in presenza di sottaceti, un contorno molto gettonato e consumato in qualsiasi periodo dell’anno, vista la loro praticità e comodità. Talvolta sono anche molte le persone che si ingegnano al meglio anche per produrseli in casa propria.
Non si tratta d’altro difatti che di verdure, per la maggior parte, cotte e poi messe in conservazione sott’aceto o, per dirla meglio, in salamoia, dentro dei barattoli di vetro. Tra l’altro, fanno anch’essi il loro figurone, non solo a tavola ma anche esposti in cantina nei loro comodi scaffali. In particolare è stato un prodotto specifico quello che è stato di recente interessato dal richiamo.
Si tratta del condimento per insalata di pasta di una nota marca alimentare, precisamente Coop. Il problema riscontrato in alcuni di questi lotti tuttavia non riguarda virus o batteri, bensì presenza di frammenti di vetro. Ovviamente anche quest’ ultimi sono altrettanto pericolosi, specie durante il processi di masticazione per i denti e di digestione per l’organismo, qualora ingeriti.
Tali lotti, che rispondono ai numeri TF224 MFE173 e TF224 MFE177, possono essere stati messi in vendita e/o acquistati presso dei punti di vendita Coop. Il consumatore che dovesse accorgersi di essere in possesso di prodotti recenti i numeri di lotto indicati può ripresentare il prodotto al punto vendita al fine di ottenere un rimborso. Per ulteriori informazioni è bene contattare il numero verde 800.805580.