Richiami alimentari, in questa nota crema spalmabile c’erano pezzi di metallo I Ti tagli e ti avveleni
È di nuovo richiamo alimentare, al centro della polemica questa volta vi è la crema spalmabile.
Al giorno d’oggi inoltre si sono moltiplicate diverse varietà di creme spalmabili e di gusti. Ergo è possibile trovare non solamente creme al cioccolato o, per dirla meglio alle nocciole, ma anche al pistacchio, burro d’arachidi, peanut butter come chiamato in lingua originale nei Paesi anglofoni, oltre che una nuovissima al gusto marshmallows.
Insomma, ormai possiamo dire che ce n’è davvero per tutti i gusti. Non per nulla molte di esse, fra tutte quelle appena citate sono anche sovente utilizzate, in seguitissimi contenuti sulla piattaforma di condivisione video per eccellenza da YouTubers specializzati nelle food challenge. Parliamo ad esempio degli americani Matt Stonie e Erik The Electric o il veneto Thomas Hungry.
Una crema multiuso
La crema spalmabile infatti, al di là del suo gusto, spesso e volentieri ci risolve il problema della colazione, dal momento che la gustiamo spesso con fette di pane, fette biscottate o, soprattutto ora che hanno preso molto piede anche in Italia e che si trovano praticamente ovunque, con i deliziosi pancake.
Questi ultimi fino a pochi anni fa erano pressoché sconosciuti con il loro nome originale. Anzi spessissimo, quando se ne parlava in film, serie TV o fumetti, la traduzione italiana parlava di frittelle. Un richiamo alimentare ora però pare aver toccato anche il settore delle creme spalmabili.
Barattoli di crema ritirati da un supermercato
Va detta come prima cosa che, sebbene molti luoghi comuni additino questo alimento come l’antitesi di un cibo indicato per una dieta, non è affatto così. Anzi, talvolta sono anche inserite in alcune tipologie di dieta per quanto riguarda la colazione, il segreto sta tutto nell’evitarne il consumo eccessivo. Ma quale categoria è stata toccata dal richiamo alimentare?
Si tratta di alcuni barattoli di crema di burro di arachidi, che sono stati ritirati dagli scaffali di un supermercato appartenente alla Despar. Barattoli prodotti dalla Biko S.r.l. di 350 grammi in cui un controllo sanitario ha rilevato la presenza di corpi estranei di origine metallica. Il caso è attualmente ancora in corso di verifica.