Richiami alimentari, uva ritirata dal commercio: allerta per rischio chimico I Ti avveleni
Nuovo richiamo alimentare. Stavolta nel mirino pare esserci un frutto molto amato. Parliamo difatti dell’uva.
Quando si sente la parola richiamo alimentare sovente molte persone incominciano a sudare freddo e la preoccupazione sale a mille. Iniziamo poi subito a domandarci se per caso è al centro del mirino qualche cosa che consumiamo spesso o peggio un prodotto che possiamo aver già acquistato.
Nel tempo se ne sono viste letteralmente di tutti i colori e non si può nascondere che talvolta fosse facile farsi prendere dal panico quando si faceva forte la voce che un prodotto potesse essere contaminato e/o non commestibile. Nel lontano 1997 per esempio, durante il periodo tardo primaverile/estivo aveva fatto molto scalpore una notizia collegata a una partita di mascarpone.
La notizia al TG s’era aperta con il fatto di cronaca di una nonna e una nipotina finite all’ospedale per intossicazione alimentare dopo aver mangiato un tiramisù preparato in casa. Cosa parecchio plausibile, dal momento che il tiramisù non è un dolce che necessita di cottura ma anzi, venendo conservato a freddo, è capace di ibernare i batteri anziché di eliminarli.
Richiamo alimentare di uva
In questo caso invece non si parla di un formaggio ma di un frutto, precisamente di uva. Normalmente quando al centro del mirino vi è frutta e verdura la cosa si fa pericolosa. Anche in questo caso si è in presenza, solitamente, di cibi che non vanno consumati cotti o in qualità di ingredienti dentro altre pietanze, ma da soli, così come sono.
Una causa molto frequente di frutta contaminata è la cattiva manutenzione dovuta all’inesperienza. Un tema tra l’altro trattato anche all’interno di una vecchia puntata di Don Matteo, ove il prete detective con il volto di Terence Hill a un certo punto affermava “Non ci si improvvisa contadini!”. In questo caso la contaminazione però non riguarderebbe proprio frutta fresca, ma una partita in particolare.
Si tratta di uva sultanina
Al centro del mirino vi è l’uvetta stavolta, pertanto confezionata, che si è trovata al centro però di un richiamo di massa di svariati altri prodotti per dei controlli. Pare infatti che siano sfuggiti dei dettagli sanitari ai controlli e che dei lotti siano stati richiamati per un’ulteriore verifica.
L’uvetta coinvolta nel richiamo appartiene ad un lotto specifico, proveniente dai supermercati Eurospin Italia a marchio Mister Simba, in confezione da 250g, prodotta da La Madia S.r.l., a rischio chimico. Il lotto interessato risponderebbe al numero L23136 e conterrebbe Ocratossina A in una quantità oltre il limite di legge consentito.