Fame nervosa, il trucco degli psicologi: la blocchi subito I Non rovini più la tua dieta per una debolezza
Fame nervosa, come tenerla lontana. L’abile trucchetto degli psicologi.
Abbiamo fatto una gran fatica a perdere quei kg di troppo che ci mandavano in paranoia e ci rendevano tanto nervosi quando di guardavamo allo specchio, seppur di sfuggita, la mattina prima di uscire di casa, ed ecco che rischiamo, e pure di brutto, di riprenderceli tutti. E di farlo a spron battuto e, come si suol dire, con gli interessi.
Tutto ciò è decisamente sciocco e frustrante. Ci sentiamo dei falliti e siamo profondamente arrabbiati con noi stessi. Per prima cosa calmiamoci, facciamo un bel respiro, contiamo fino a dieci e sorseggiamo un buon bicchiere d’acqua fresca ma non gelida. Meglio se liscia. Tra l’altro questa bevanda, che è il simbolo per antonomasia della vita, non solo ci tranquillizzerà ma ci donerà pure un altro beneficio.
In poche parole ci placherà il senso di fame facendoci percepire ben presto un senso di sazietà. Può capitare nel corso della mattinata, quando mancano ancora diverse ore al pranzo, di farci vincere da una fame pazzesca che però è solo nervosa. Siamo stressati, nervosi e spesso demotivati. E così ci buttiamo a capofitto nel cibo, meglio se super calorico.
Fame nervosa, mai sottovalutarla
Ed è questo che accade a tutti quei numerosi pazienti del dottor Nowzaradan, immenso protagonista del reality Vite Al Limite che nel nostro Paese va in onda da tantissimi anni su Real Time. Le loro storie sono molto dolorose e in certi casi drammatiche e ricche di violenze non solo psicologiche. Per loro il cibo era un grande amico e una vera valvola di sfogo.
E dai oggi e dai domani, ecco che ci troviamo a vivere condizioni impossibili da sostenere arrivando poi, nelle situazioni più dure, a costringerci a starcene perennemente a letto, incapaci di muoverci. Ovviamente queste sono situazioni estreme ma proprio perché esistono non dovremo mai e poi mai sottovalutare la fame nervosa e se ne soffriamo chiedere subito aiuto a un nutrizionista e a uno psicologo.
Il trucchetto dello psicologo
Tuttavia esiste un trucco, al di là di tenerci maggiormente e costantemente idratati bevendo della sana acqua. Consiste nel fermarci a riflettere sul nostro presente. Siamo contenti? Che cosa c’è che ci preoccupa, che ci fa stare male o che comunque non va? Siamo sicuri che sia davvero qualcosa di tanto grave? E soprattutto vale la pena ingozzarsi per stare peggio poi sotto ogni punto di vista?
Cerchiamo anche di staccare la spina, di prenderci del tempo per noi e per fare ciò che ci piace. Usciamo maggiormente di casa e facciamo movimento. Se poi ce la sentiamo, iniziamo pure a praticare una disciplina sportiva. Tutto ciò ci sarà di certo di grande aiuto e pian piano non sentiremo più il bisogno di affondare i nostri dispiaceri e le nostre ansie nel cibo.