Olio extravergine d’oliva: attento quando lo usi per friggere I Diventa tossico e ti avveleni
Olio extravergine d’oliva, attento se lo usi per friggere! Può diventare tossico. Tutto quello che devi sapere per il tuo bene.
Il fritto, si sa, è buonissimo, e fa impazzire sia i grandi sia i piccini. E ora che siamo in autunno e che i primi freddi hanno bussato alla nostra porta, siamo indotti a trascorrere più tempo in casa e ai fornelli, friggere è un vero piacere. Certo, quando lo facciamo dobbiamo mettere in atto alcune importanti accortezze.
Prima di approcciarsi alla frittura indossiamo un bel grembiule e chiudiamo tutte le porte, possibilmente anche delle stanze attigue. La splendida Benedetta Rossi ci consiglia di lasciare aperte le finestre già quando friggiamo e non solo dopo. Meglio è anche coprirci il capo con una cuffia e mettere distanti i capi che dobbiamo indossare poi per cena o per pranzo.
Se è vivamente consigliato dagli esperti di andarci piano con i fritti che non sono particolarmente dietetici e salutari, ci sono anche coloro che sostengono che sarebbe meglio per una frittura più sana oltre che più buona affidarci alla friggitrice ad aria. Non per nulla oggi va fortissimo nelle cucine degli italiani e anche la già citata Rossi ci ha dedicato un bel volume.
Olio extravergine d’oliva, può essere tossico quando friggi
Ci sono poi , a onor del vero, alcune persone che pensando di friggere in maniera più light, anziché usare il classico olio di semi di girasole o meglio ancora di arachide, puntano su quello extravergine d oliva. In effetti anche molti nutrizionisti spingerebbero molto in tale direzione. Il problema è che quest’ultimo possa risultare pericoloso per la nostra salute.
Addirittura pare che possa diventare, udite udite, tossico. Capite dunque bene che sarebbe d’uopo tenere gli occhi aperti e correre immediatamente ai ripari onde evitare conseguenze molto gravi per il nostro organismo. In poche parole dovremo stare molto attenti a una sorta di segnale che potrebbe avvenire durante il procedimento.
Il segnale da prendere in considerazione
In sostanza quando notiamo una sorta di fumata bianca non perdiamo tempo: spegniamo fuoco e spalanchiamo le finestre. Se ciò accade perché si raggiunge il cosiddetto punto di fumo che altro non è che lo stadio che avviene con la rottura di legame tra gli acidi grassi e la glicerina. Si percepisce fin da subito un grande odore e le sostanze emanate sono per l’appunto tossiche.
Insomma, quando si frigge e si cucina in generale, cerchiamo di starci con la testa e di non andare a gironzolare per la casa. O ancora non abbindoliamoci innanzi alla TV o giochiamo con il telefono. Per la nostra incolumità quando accendiamo un elettrodomestico e abbiamo anche fare con il fuoco dobbiamo rimanere belli vigili.