Frutta secca infestata di parassiti e muffe: scatta il sequestro I Panico in tutta Italia
Allarme frutta secca infestata da parassiti e muffe, scatta il sequestro dei prodotti. Il panico sembra dilagare velocemente in tutta l’Italia, ecco cosa sta succedendo.
Gli esperti di nutrizione ci dicono che consumare frutta secca fa bene al corpo e all’intestino in generale. In genere si raccomanda di consumarne a colazione, a merenda, come spuntino, sarebbero la parte di grassi indispensabile in ogni pasto. Ovviamente, affinché si possa godere del loro beneficio è indispensabile inserirne il consumo in una dieta sana e bilanciata. Inoltre è oltremodo importante non esagerare con le quantità consumate.
2 sono le varietà di frutta secca che è possibile trovare in commercio e quindi consumare facilmente. Da una parte abbiamo la frutta secca a guscio o comunque oleosa, povera di zuccheri, ma ricca di grassi, dall’altra parte la frutta secca polposa povera di grassi ma ricca di zuccheri, perchè ottenuta dalla disidratazione della frutta fresca.
Per il nostro benessere sono efficaci entrambe, anche se presentano delle caratteristiche completamente differenti. Ci si riferisce alla frutta secca a guscio parlando di mandorle, noci, castagne, pistacchi e similari. Esse sono ricche di grassi insaturi e polinsaturi che vanno ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Inoltre presentano un buon quantitativo di proteine, vitamine B ed E, salimi minerali, fibre. Unica pecca di tali prodotti è l’elevato contenuto calorico.
Si definisce frutta secca polposa i fichi, i datteri, albicocche, prugne e uva passa. Ricca di sali minerali e di vitamine, ognuna di esse ha proprietà specifiche, ma in generale sono tutte delle grandi fondi di energia.
Allarme infestazione da parassiti e muffe
Una parte dei prodotti che possiamo comodamente acquistare in supermercato, arrivano a noi dall’Italia quanto dall’estero. Tutto i prodotti, prime a dopo l’immissione alla vendita, vengono sottoposti a dei controlli che sono indispensabili per certificare che essi siano effettivamente consoni al commercio e non siano un possibile rischio per il consumatore.
Una delle problematiche più frequenti quando si tratta di frutta secca è il suo deterioramento, che avviene in seguito a contaminazioni da parassiti e muffe. Questo è quello che è successo a un carico di 20 tonnellate di mandorle californiane sequestro nel porto di vado Ligure dall’Agenzia delle dogane e dagli Ispettori del ministero della Salute. A presentare ricorso contro il sequestro la società Alfrus di Bari con sede anche ad Udine che viene controllata da Pomona Farming, colosso statunitense.
Il contenzioso
Mentre l’azienda viene accusata che i loro prodotti hanno un livello di deperimento troppo elevato per essere immessi sul mercato, questi si difendono affermando che le mandorle non solo rimanevano al di sotto del 5% consentito di contaminazione e deperimento, ma queste sarebbero anche state destinate alla lavorazione successiva. L’intervento in questione avrebbe provveduto a renderle conformi per il consumo.
Sulla documento che accompagnava il carico però, era indicato che l’utilizzo era quello alimentare e che le mandorle sarebbe stato messo immediatamente in vendita. Insomma, il ricorso è stato respinto e il prodotto dovrà essere smaltito.