Pesce, quanto tempo puoi tenerlo in frigo prima di intossicarti I Occhio finisci in ospedale
Gli amanti del pesce, soprattutto coloro che amano acquistarlo fresco, è bene che conoscano questa regola. Ecco entro quanto va consumato.
Il pesce è un cibo che in genere è molto amato e del quale i grandi appassionati possono anche dirsi esperti conoscitori. Esso è costituito da diverse tipologie, non ve ne è una sola. In genere ci sono 3 macrocategorie con cui solitamente veniamo a contatto, che sono pesce azzurro, molluschi e crostacei.
Questa ultime due categorie infatti le possiamo spesso vedere impiagate anche nei primi, soprattutto se si parla di riso o pasta. Parlando di risotto allo scoglio o spaghetti ai frutti di mare, qui troviamo in gran parte sia molluschi che crostacei. Più raramente si parla di pesce azzurro in cucina per quanto concerne i primi piatti, sebbene una grande eccezione in tale direzione la rappresenti il salmone.
Se si nominiamo quello affumicato, lo possiamo trovare anche come aperitivo o antipasto, visto che sovente viene utilizzato, insieme al caviale, per farcire delle gustose tartine. In genere poi lo troviamo pure come condimento di une gustosa pasta, magari con una piacevole variante con avocado, come consigliato dallo chef Max Mariola in un suo recente video.
Il pesce, come lo acquistano i veri amanti
I veri amanti di questo cibo, visto che vi sono persone che pur non essendo chef di professione amano molto dedicarsi alla cucina del pesce, sovente non si accontentano del supermercato ma appartengono ancora alla vecchia guardia, che ama molto andare a fare la spesa in pescheria, acquistandolo intero.
Coloro infatti trovano grande soddisfazione, come del resto i veri appassionati, nell’effettuare con le loro stesse mani la pulizia e la sfilettatura del pesce, per poi cucinarlo secondo le loro ricette, sovente anche assai personalizzate. Ma quali sono i tempi esatti per la conservazione del pesce?
Quanto dura un pesce una volta acquistato?
La risposta alla domanda è presto detta: il pesce, specie se fresco, dovrebbe essere consumato nel giro di pochissimo tempo dall’acquisto. Se poi viene pulito, l’ideale sarebbe, conservandolo in frigo, di cucinarlo e consumarlo al massimo dopo un solo giorno rispetto a quando viene portato a casa.
Per la conservazione si raccomanda sempre di porlo sì in frigorifero, ma possibilmente in un contenitore foderato di carta assorbente. Discorso differente sarebbe se decidessimo di invece metterlo in freezer. In questo caso invece la conservazione arriverebbe anche a ben 20 giorni, prima di iniziare a deteriorarsi.