Cibi scaduti e non tracciati: hanno invaso l’Italia I È psicosi collettiva ti intossichi in qualsiasi momento
Al momento è una forte allarme per quanto riguarda i cibi scaduti, che stanno invadendo il nostro Paese. Rischio di intossicazione molto alto.
Quando si parla di allarme alimentare è un attimo andare nel panico totale. Questo è dovuto al fatto che è un attimo il rischio di poterci trovare nei nostri piatti del cibo non in buono stato di conservazione. Dunque può risultare decisamente molto pericoloso. Inoltre, una volta consumato, possiamo addirittura incorrere in un’intossicazione alimentare.
Questo sovente accade quando i controlli non sono ben mirati e spesso fallaci. Esistono tuttavia delle date di scadenza anche se spesso ipotetiche, al fine di dare un minimo di informazione ai consumatori, siano essi privati o gestori di locali. In tale direzione va ricordato che è necessario conoscere la differenza tra scaduto e avariato.
Nel caso di scaduto ci riferiamo a un cibo che ha superato appunto la tanto temuta data di scadenza, ma che può ancora essere in buono stato se non presenta muffe o particolari odori, perciò può essere tranquillamente ancora consumato. Nel secondo caso, ovvero se si parla di avariato significa invece che non c’è più nulla da fare e che è meglio che venga buttato.
Prodotti scaduti e non tracciati
A volte capita che qualche prodotto, oppure anche più di uno sfugga ai controlli sanitari appositi che si tengono ogni tot in strutture o locali che offrono cibo o bevande. Questo serve per fare in modo che tutto rientri nella norma e che i prodotti alimentari siano in regola, onde evitare spiacevoli sorprese.
Infatti un’intossicazione alimentare, oltre che una bella gatta da pelare per i titolari, costituirebbe pure una pessima pubblicità. Nonostante ciò parecchi controlli sanitari, avvenuti per altro in tempi assai recenti, hanno portato alla luce numerosi dettagli, anche piuttosto agghiaccianti.
Le stime dei Nas
Con la fine dell’estate in molti stabilimenti sono saltate fuori partite di cibi scadute e non più consumabili. Una “vittima” in particolare dei controlli è stato un locale di ristorazione sito ad Avola. In esso sono state tracciate gravi mancanze di materiale igienico sanitario, oltre che intere partite di cibo prive di tracciabilità e di dubbia provenienza.
Numerose altre sono state tuttavia le strutture nelle quali sono venuti a galla dettagli da far accapponare la pelle, quali materiale ittico non idoneo al consumo. Sono state rilasciate poi sanzioni che si sono aggirate intorno ai 6000€ in totale, per non parlare poi della mancanza di sicurezza, come nel caso di una casa di riposo, priva di certificazione antincendio.