Richiami alimentari, corsa nei supermercati a togliere il pesto del famossissimo marchio I Non mangiarlo
Il richiamo alimentare in questo momento sembra riguardare in modo particolare il pesto. Un noto marchio ritirato.
Il pesto possiamo dire indubbiamente che sia un sugo, o per dirla meglio un condimento da pastasciutta, e non solo, molto amato in ogni parte del mondo. Il suo profumo, complice la presenza del basilico, che è un aroma straordinario, è davvero irresistibile, così come il suo sapore che è assolutamente unico.
In tanti cercano quindi di copiarlo ma senza mai riuscirci per davvero. Lo possiamo creare in maniera in realtà piuttosto veloce nelle nostre cucine anche se non siamo dei maghi ai fornelli. Tuttavia, come recitava un celebre spot pubblicitario, a causa della frenesia della vita moderna, non sempre troviamo il tempo utile per farlo.
E quindi che si fa? Si punta su quelli pronti che sono disponibili praticamente ovunque. Li possiamo trovare in comode confezioni monouso o anche in altre più grandi, nel classico formato convenienza o famiglia. Ne producono non solo le grandi marche, ma solo sottomarche o discount. Tra l’altro ora il sugo al peso lo possiamo anche trovare al reparto freezer in comode vaschette di plastica.
Allarme per il pesto
In ogni caso, per via del fatto che il pesto sia amatissimo, vinee anche usato come condimento per pizze molto particolari e gourmet e focacce, prendendo il posto del re indiscusso della cucina italiana, ovvero il pomodoro. Inoltre anche molti ravioli nascondono al loro interno un bel ripieno a base di quest’ultimo.
Tuttavia ora è davvero grande l’allarme che riguarda questo condimento per il quale esistono tante varianti che puntano all’originalità e lasciano in un polveroso angolo la tradizione culinaria italiana. E ora si parla di allarme alimentare per uno di essi. Si tratta di un sugo pronto al pesto disponibile in comode vaschetta da 150g di un noto marchio. Ecco di quale si tratta e il lotto relativo.
Il lotto di pesto interessato
Stiamo parlando di un pesto a marchio Biffi. Un latte non dichiarato in etichetta è la causa del richiamo alimentare che pertanto può rivelarsi molto pericolosa per i consumatori che sono allergici a quest’alimento. Inoltre la sua presenza è alquanto sospetta per il fatto che il latte in genere non è un ingrediente previsto per il pesto.
Dunque un consumatore ignaro potrebbe, per così dire, ritrovarsi la brutta sorpresa dopo aver consumato il suo pasto. Il pesto in questione, come già accennato, viene venduto in vaschette da 150 g e che risponde al lotto con numero L30PL3F e data di scadenza pari a 24/01/2024. I possessori possono dunque restituire il prodotto al punto vendita ed ottenere il rimborso.