Riso, il metodo segreto per congelarlo: se non fai così resta umido e acquoso I Non lo mangi più
Il riso va congelato oppure no? È una domanda che si pongono in tantissimi. Ecco come fare nel modo migliore.
Un buon risotto, soprattutto nel Nord Italia, è capace di mettere d’accordo in pochissime mosse moltissimi palati. Infatti è anche possibile cucinarlo in diverse modalità e con tantissimi ingredienti diversi. Le modalità di preparazione vanno da quelle più semplici a quelle invece più complesse.
Tuttavia può capitare che non tutto quello che cuciniamo dopo riusciamo anche a mangiarlo. A questo punto diventa importantissima la conservazione, che in genere per i cibi cotti avviene attraverso congelamento. Per il riso sembra che lo stesso processo non sempre sia valido dal momento che tale cereale può contribuire alla proliferazione di batteri.
Solitamente, quando un risotto è avanzato, il che accade tuttavia di rado, la prima soluzione a cui pensiamo è quella di creare dei deliziosi arancini di riso fritti. Questi ultimi possono inoltre anche essere consumati come semplici aperitivi, per i quali sono sempre molto gustosi. Capita però di tanto in tanto di vedersi costretti anche dover a congelare il risotto.
I dilemma del riso congelato
Il congelatore è indubbiamente l’elettrodomestico più usato nella nostra abitazione che è sempre in funzione giorno e notte. Il riso può anch’esso essere congelato in sacchetti, ma solo dopo una complessa operazione al fine di arginare la proliferazione di un batterio particolare contenuto nel riso.
Bacillus Cereus è il nome specifico di un batterio che viene contenuto nel riso, quando quest’ultimo infatti viene cotto tale batterio muore ma non le spore da esso generate, che anche congelandosi rimangono, per così dire, in uno stato particolare di ibernazione. La prima mossa da fare pe preparare il riso alla conservazione in freezer è metterlo cotto su una teglia per formarne uno strato uniforme.
Gli step e le attenzioni da seguire
Solo dopo aver fatto quanto detto potremo finalmente inserirlo in sacchetti alimentari per il congelamento, ricordandoci tuttavia che non potrà essere conservato per più di un solo mese. Ricordiamoci poi di congelarlo poco dopo la cottura se è quello il nostro intento, in modo da bloccare sul nascere la proliferazione delle spore.
Una volta poi che dovremo scongelarlo e dopo averlo tolto dal freezer, dovremo scongelarlo il prima possibile. Ergo sarà meglio servirci, se ne siamo in possesso, di un forno a microonde. Tuttavia dovremo mangiarlo tutto una volta scongelato, poiché il congelamento troppo frequente andrebbe a nozze con la proliferazione dei batteri.