Frittura, il metodo segreto: così non è dannosa alla tua salute I Gusto e leggerezza: è possibile
A pensare a una buona frittura già ci viene subito l’acquolina in bocca. Con un piccolo trucchetto potremo ottenerla ancora più leggera.
I fritti ormai da intere generazioni sono considerati come degli autentici sfizi nella cucina, nostrana e non solo. Possono benissimo costituire dei contorni, come nel caso delle patate fritte o delle crocchette, oppure un vero e proprio piatto unico, come nel caso invece del tanto amato fritto di paranza.
Quando parliamo di fritto misto indubbiamente ci riferiamo a quello appena citato, che è composto da pesce, solitamente gamberi, anelli di calamari o di totani, polipetti e acciughine. Tuttavia in alcune zone d’Italia può subire una sfiziosa variante con l’aggiunta anche di verdure sfilettate.
Non va dimenticata assolutamente la cotoletta alla milanese o viennese, che anche in questo caso ne abbiamo viste di cotte e di crude per quanto concerne le varianti, sulla tipologia di carne da cui è composta, oltre che le modalità di frittura, nell’olio o nel burro. In ogni caso rimane sempre una golosità assoluta per i grandi amanti.
Frittura, un grande amore in cucina
Partiamo dal principio, come si fa una frittura? Si sceglie l’alimento che abbiamo deciso di cuocere con questa modalità, dopo averlo ben pulito, lo passiamo solitamente nell’uovo sbattuto e poi nella farina e/o nel pangrattato, oppure in una pastella, a seconda della modalità selezionata per la preparazione, e infine lo mettiamo a friggere nell’olio.
Sembra facile, ma non lo è, come si suol dire. Affinché tutto quanto venga a regola d’arte, ci sono delle regole da seguire durante il processo di frittura, che forse non tutti conoscono, capaci di pregiudicare molto il risultato finale. Il fritto deve essere bello croccante e non eccessivamente unto o umido. Vediamo in che maniera va preparato correttamente.
Le regole per una buona frittura
Prima di tutto dobbiamo scegliere molto bene il vero protagonista, ovvero l’olio per friggere. Un errore grossolano infatti è proprio quello di sceglierlo sbagliato. Deve essere stabile ad alte temperature e non superare i 170/180°C. Utilizzare poi sempre il termometro al momento della frittura per monitorare appunto al temperatura.
L’olio dovrà inoltre essere molto caldo e mai immettervi il cibo mentre è ancora freddo. Non esagerare mai con il cibo all’interno dell’olio al momento della frittura, poiché si allungherebbero i tempi di cottura. Mai riutilizzare troppe volte l’0lio esausto, buttarlo via non appena diventa scuro o presenta troppi residui di cibo o panatura e mai mescolare un olio esausto con uno nuovo.