Acqua della pasta, non devi più fare questa cosa: fai un danno gigantesco I In pochi lo sanno
C’è una cosa da non fare mai più quando ci prepariamo una pastasciutta. Come abbiamo sempre fatto si crea un enorme danno.
Per un buon italiano che si rispetti non c’è assolutamente niente di meglio di una succulenta pastasciutta, per pranzo o per cena, magari dopo una dura giornata di lavoro. Per citare un compianto attore nostrano, uno sua battuta celebre in una pellicola degli Anni ’80 recitava Anche se il richiamo dello spago echeggia nel ventre… che non ha certamente bisogno di alcuna spiegazione.
A pronunciarla è stato il compianto Guido Nicheli nella pellicola Yuppies, i giovani di successo. Sebbene fosse solo la battuta di un film, lasciava chiaramente intendere che, nonostante l’enorme vastità di cibi che offre la nostra cucina, solitamente un italiano quando ha fame, lo spaghetto è la prima cosa a cui pensa.
Sono infatti tantissime le tipologie, per dire una moltitudine assoluta, di pasta a nostra disposizione che possiamo cucinare e consumare con il condimento che più ci piace. Tuttavia, è bene dirlo per dovere assoluto di cronaca, in molti preferiscono andare sul classico, che del resto non stanca mai e poi mai, e prepararsi un buon piatto di spaghetti pomodoro e basilico.
Acqua di cottura, come procedere correttamente a scolarla
In tantissimi, quando arriva il momento di scolare la pasta una volta cotta, compiono un terribile errore. Quest’ultimo consiste nel mettere lo scolapasta nel lavello della cucina e versarvela dentro direttamente, in maniera che l’acqua della cottura vada dispersa nella scarico del lavandino.
Questo è un errore gravissimo. In primis potrebbe compromettere le tubature dello scarico, vista l’elevata temperatura, secondariamente, numerosi mestieranti della cucina inorridirebbero innanzi a tale spreco. Perché di spreco proprio si tratta! L’acqua in cui è stata cotta la pasta può essere riutilizzata in svariati modi, essendo anche ricca di amido.
I possibili riusi dell’acqua di cottura
L’operazione giusta da effettuare dunque consiste in, mettere lo scolapasta dentro la ciotola che ospiterà il nostro piatto, versarci la pasta con l’acqua e togliere lo scolapasta pieno in modo che l’acqua resti nella ciotola, per essere poi reinserita nel tegame ove attendere che si raffreddi prima di decidere l’uso da farne.
Uno dei tanti riusi dell’acqua di cottura della pasta può essere quello di, una volta raffreddatasi, versarla in una vaschetta per ghiaccio e farla congelare. Potrà essere riusata come insaporitore di sughi e zuppe. Può inoltre diventare anche un ottimo fertilizzante per l’orto o per le piante nei vasi.