Cachi, il frutto invernale contro il cancro: trabocca di antiossidanti I Ma devi stare attento a questa cosa
Siamo ormai nella stagione dei cachi, un frutto molto amato e sovente gustato. Ma attenzione a un piccolo particolare.
I cachi possiamo tranquillamente dire che, ora come ora, siano dei frutti di stagione anche molto amati e ricercati. I veri appassionati inoltre possiedono già, o decidono di piantare nei propri orti o giardini, delle piante che li producono, in modo da poterne beneficiare comodamente ogni volta che lo desiderano.
Sono anche grade fonte di fibre benefiche per l’intestino e per la salute cardiovascolare. Altri benefici che sono stati riscontrati in questi dolci e succosi frutti sono di tipo antinfettivo, antiinfiammatorio e soprattutto antiemorragico. Possiedono inoltre un particolare acido, chiamato betulinico, in grado di esercitare proprietà addirittura antitumorali.
In poche parola abbiamo visto che sono ricchi di proprietà benefiche. Sono inoltre come già accennato decisamente superlativi dal momento dell’assaggio. Possono per altro anche sostituire perfettamente il dessert dopo il pasto, visto il loro sapore alquanto zuccheroso e non per nulla delizioso.
La stagionalità dei cachi
Possiamo dire, visto il periodo che ci troviamo senza ombra di dubbio nel pieno centro della stagionalità di questi dolci frutti, dal momento che per l’appunto il periodo migliore è quello che ha inizio nel mese di ottobre e termina in dicembre, che oramai è praticamente alle porte. Il frutto inoltre può dirsi consumabile in un determinato momento della sua maturazione.
Ovvero quando la polpa inizia a diventare gelatinosa. Con loro ci si possono preparare addirittura dei dolci, fra cui delle ottime marmellate, che sono eccellenti spalmate sul pane insieme al burro per una sana e robusta colazione. Tuttavia, come per tutte le cose esiste anche il cosiddetto rovescio della medaglia.
Quando i cachi possono essere controindicati
Esistono infatti della situazioni o delle predisposizioni fisiche di una persona per la quale il frutto del caco potrebbe rivelarsi controproducente, se non addirittura dannoso. Tutto dispende in primis se una persona in particolare presenta un’intolleranza per il frutto oppure anche in un altro caso specifico.
Quando una persona si trova in una condizione di salute tale da necessitare di alcuni tipi di farmaci, ovvero degli antipertensivi. In questo caso il frutto dei cachi può essere sconsigliato, dal momento che sono associati ad una riduzione della pressione. Salvo questi particolari casi sono sempre una delizia per essere gustati.