Cipolle, conserva le bucce: il loro utilizzo ti lascerà senza parole I Sono veramente ottime
Cipolle, in molti non sanno che le loro bucce possono tornare buone e non è necessario buttarle via. Vediamo il perché.
La cipolla è l’ortaggio più utilizzato e consumato in cucina, soprattutto per quanto concerne la creazione di ottimi soffritti, sminuzzata e unita ad altre verdure, per andare a creare la saporita base di ragù o di altre pietanze che verranno insaporite dalla magica combinazione di ortaggi.
Essa stessa inoltre in alcune ricette, come la zuppa alla francese o le superlative onion rings, ovvero degli anelli di cipolla fritti, diventa l’ingrediente protagonista. In molti poi la utilizzano, dopo averla sbucciata e sminuzzata per soffriggerla nell’olio e diventare la base di un sugo di pomodoro per gli spaghetti o per un risotto.
In alcuni casi la possiamo anche trovare in polvere come aromatizzatore. Stesso discorso per il fratellino minore, ovvero l’aglio. Infatti questi due ortaggi pare che vadano a dir poco a braccetto in cucina. Un errore tuttavia che viene sovente commesso per coloro che utilizzano spesso le cipolle in cucina riguarda le loro bucce.
Le proprietà della buccia di cipolla
Una volta infatti che la cipolla è stata sbucciata e sminuzzata, sia a pezzettini minuscoli per essere soffritta nell’olio, che in generosi anelli per andare a insaporire un’insalata di verdure, le sue bucce poi, come in molti avranno pensato fin da subito, finiscono nella pattumiera.
Quest’ultimo è un grave errore, dal momento che le bucce possono tornare buone, non ovviamente per essere mangiate ma per altri utilizzi. In particolare la buccia di cipolla è una validissima alleata per coloro che possiedono il pollice verde e sono appassionati di botanica, oltre che abili nella cura delle piante.
Bucce di cipolla, grandi alleate in botanica
Le bucce di cipolla contengono vitamine di tipo B, oltre che acido nicotinico, carotene e fitocidi, tutti elementi ottimi per quanto riguarda la cura delle piante. Le bucce dunque possono essere facilmente interrate per generare un ottimo processo di fertilizzazione o più semplicemente realizzarci un decotto.
In questo secondo caso, il decotto ottenuto va lasciato riposare per un paio di giorni e, assolutamente da freddo, versato nella terra delle nostre piante oppure inserito in un contenitore dotato di spruzzino, per essere irrorato sulle piante che decideremo di rinvigorire. Ottimo sarà specialmente nel caso di pomodori e piante infestate.