Lidl, emergenza salmonella in questi prodotti: scatta l’allerta alimentare I Non mangiarli assolutamente
Un nuovo allarme alimentare è stato diramato nella nota catena di supermercati Lidl. Si parla di salmonella, pertanto è bene non consumare il prodotto indicato.
Nuovo allarme alimentare che riguarda un altro prodotto di largo consumo e gli avventori sono un’altra volta letteralmente con le mani nei capelli. Quando poi si parla di un problema di salute nel quale si potrebbe incorrere con il consumo di un prodotto specifico, il panico aumenta a dismisura.
Tanto più che il prodotto interessato dal richiamo si potrebbe anche dire che sia proprio il più indicato per il periodo in cui ci troviamo ora, mentre il problema di cui si parla è nientemeno che la salmonella. Una terribile intossicazione alimentare che può portare il consumatore incontro a serie conseguenze.
I primi sintomi che il nostro copro accusa qualora venisse in contatto con la malattia sono febbre, crampi addominali e diarrea. Non c’è un particolare periodo di incubazione e i sintomi possono manifestarsi già dopo sole sei ore dall’ingestione del cibo contaminato. Dunque è bene essere informati, al fine di evitare spiacevoli inconvenienti, su quali cibi evitare in caso di richiamo.
Lidl, petto d’anatra al centro del richiamo
Parliamo di un particolare taglio di carne che non si consuma ogni giorno ma che solitamente viene scelto per delle occasioni particolari, ma dov’è avvenuto il fatto e di che marca stiamo parlando? Il richiamo alimentare è avvenuto in Gran Bretagna e qui le autorità sanitarie locali sono al lavoro per la rimozione del prodotto da tutti gli scaffali.
Si tratta di un petto d’anatra confezionato a marchio Braemoor Duck Breasts Filet, che come si può in effetti evincere dalla traduzione del nome stesso proprio di filetti di petto d’anatra si tratta. Nella stessa confezione è possibile trovare una bustina di salsa di prugne, soia e zenzero per condimento, con pelle e disossato.
I lotti interessati
Le parti che sono state interessate dal richiamo e che al momento stanno subendo la rimozione dagli scaffali dei supermercati sono vendute in confezioni da 400g e con data di scadenza 21 agosto 2024. Per coloro che ne fossero anche solo erroneamente entrati in possesso si consiglia caldamente di non consumalo.
Evitare tuttavia di gettarlo e riconsegnarlo al punto vendita ove è stato acquistato, onde poterne consentire il rimborso. Le autorità sanitaria tuttavia sono ad ora al lavoro al fine di contenere il più possibile il richiamo e l’allarme tramite controlli a tappeto in tutti i punti vendita del noto marchio. Parola d’ordine dunque è come sempre sicurezza.