Pesto alla genovese, zeppo di pesticidi e minerali: i dati fanno impressioni I Coinvolti grandi marchi
Un sugo, o meglio condimento per la pastasciutta, al centro della bufera. Sembra che il pesto sia zeppo di particolari sostanze.
Quanti di noi, non solo genovesi, sono dei grandi amanti di quello squisito sugo a base di pinoli, basilico, olio evo, aglio, formaggio Parmigiano e pinoli? Sì, stiamo parlando del famosissimo e amatissimo pesto alla genovese e sicuramente saranno in tantissimi ad aver alzato la mano in risposta alla domanda.
Da diverse generazioni il pesto si sta tramandando e non solamente in verità come condimento per pastasciutte, solitamente spaghetti. In tempi recenti ad esempio lo abbiamo anche visto condire squisite tipologie di lasagne, come anche pizze, in un’accattivante combinazione di pesto e mozzarella, se non proprio quest’ultimo che ha sostituito in toto il sugo di pomodoro.
Insomma abbiamo visto che la sua versatilità è assolutamente straordinaria. Al momento però quest’eccellente condimento sembrerebbe essere al centro di una polemica per via di ciò che è stato trovato dentro di esso, soprattutto se parliamo di grandi marchi. Di che cosa si tratta e perché si è scatenata la bufera?
Presenza di pesticidi nel pesto alla genovese
La motivazione della presenza dei pesticidi è molto semplice, parlando di grandi marchi, è naturale anche solo pensare che il basilico, con il quale essi vengono prodotti, provenga da coltivazioni su larga scala e controllate e che pertanto non si tratti di semplici vasi interrati, come in una coltivazione privata, per quanto ben fatta.
È dunque d’uopo per i coltivatori tenere estremamente sotto controllo insetti e impurità che possono danneggiare la materia prima per la produzione e per fare ciò vengono spessissimo impiegati appunto dei pesticidi, che possono essere una sorta di arma a doppio taglio, scacciando gli insetti ma essendo dannosi al tempo stesso anche per la nostra salute.
Pesticidi nei grandi marchi
A quanto pare la presenza è anche stata rinvenuta all’interno di marchi conosciuti e acquistabili nei supermercati di tutta Italia. Uno in particolare che solo a sentirne il nome si pensa alla marca per eccellenza italiana, con alle spalle un grandissimo lavoro imprenditoriale, non solo per la produzione della pasta ma anche per i suoi condimenti.
Nel pesto in questione pare che siano stati rinvenuti altissimi tassi di olii minerali e pesticidi. La risposta della casa di produzione ha tuttavia tranquillizzato i consumatori rivelando che si tratta sempre e comunque di soglie consentite e che le stime sono dovute ad un’altra concentrazione di olio d’oliva e di un basilico particolarmente sensibile ai funghi, dunque tenuto rigorosamente controllato.