Coca Cola, divieto di vendita dopo casi di avvelenamento I Psicosi tremenda
Un terribile richiamo alimentare ha visto coinvolto il noto marchio Coca Cola, si parla di avvelenamento.
Da moltissimi anni a questa parte la Coca Cola è vista come la bibita per eccellenza, capace di sposarsi alla perfezione con tantissime tipologie di alimenti. Infatti essa non solo viene venduta come bevanda, forse in questo caso la più venduta, nei fast food per accompagnare i canonici panini e patatine, ma ora è a disposizione in tutti i locali, sia alla spina che in lattina.
Infatti si accompagna perfettamente con anche altri cibi tipici del nostro Paese, quali ad esempio la pizza. Non per nulla è una bevanda anche che quando siamo al ristorante, ordiniamo sovente per fare contenti i nostri bambini, che ne sono letteralmente ghiotti. Ottima tuttavia lo è anche solamente per dissetarsi, soprattutto nella stagione calda e nei momenti di arsura.
Siamo tuttavia innanzi a una bibita gassata e zuccherata, sebbene ne esista anche la variante zero, che in quanto tale non contiene zucchero, dunque sarebbe buona cosa sapere di non dover eccedere con il suo consumo. In tempi recenti infatti, la bevanda di origine statunitense è anche stata protagonista di un richiamo piuttosto accorato.
Coca Cola, si parla di avvelenamento
Un caso in tempi recenti ha colpito una partita della bevanda che è stata trovata venduta nell’Europa dell’Est, precisamente in Croazia. Dopo aver consumato la bibita alcuni avventori hanno accusato seri problemi alla gola, oltre che all’apparato digerente. Altre ancora problemi di minor sorta ma al tempo stesso sempre legati alla bibita.
Le indagini che ne sono conseguite hanno portato alla luce che i problemi riscontrati potessero essere collegati ad intossicazione da sostanze caustiche. Nonostante tutto la stessa ditta Coca Cola ha evidenziato il fatto che nei loro laboratori non fossero state riscontrate nessune irregolarità durante la produzione dei lotti, fra cui quelli acquistati dal mercato croato.
Le indagini e le conseguenze
Si è trattato per la precisione di Coca Cola Original Taste venduta in bottigliette di plastica da mezzo litro. Un’indagine dettagliata è stata poi avviata dalle autorità corate, in primis ritirando il prodotto dagli store e invitando la gente a non consumare bevande gassate, in secundis invitandola a consumare nell’attesa acqua del rubinetto.
Tuttavia la vicenda ha avuto un riscontro più che positivo, dal momento che le analisi susseguitesi hanno decretato che non vi fosse alcuna contaminazione nella bevanda ma che la sostanza tossica fosse inspiegabilmente presente solo nel bicchiere utilizzato dalla persona intossicata. Il caso è stato chiuso come un incidente molto isolato.