Pesce surgelato, panico mercurio: ritirato dalla vendita I Livello oltre i limiti, ti avveleni
Consumatori nel panico per una partita di pesce, a quanto pare si parla di contaminazione da mercurio.
È nuovamente panico per i consumatori, specie adesso che ci stiamo avvicinando sempre di più alle vacanze di Natale e che stiamo ponderando tutti i menù che vedremo in tavola per le diverse festività che ci attendono. Infatti incorrere in un richiamo alimentare quando sono in corso le cosiddette spese di Natale, può essere una bella gatta da pelare.
Il problema è rappresentato da una partita di alimenti in particolare che può trovare ampio spazio nei nostri menù fino a poco fa citati. Infatti si parla di pesce, che più che mai in questo periodo si vede impiegato nelle diverse ricette che vanno a comporre i nostri menù natalizi.
Al centro del mirino ora come ora è per la precisione del pesce spada congelato. Quest’ultimo infatti è una specie piuttosto pregiata che, come si suol dire, venendo cucinato e servito, è capace di fare un figurone in tavola, tanto più che si sposa benissimo con numerosi piatti della tradizione, anche i più gourmet.
Pesce spada surgelato al centro del richiamo
Pare che nella partita di sashimi di pesce spada fosse presente una dose di mercurio sopra la media rendendone di conseguenza più pericoloso il consumo. Il che è una bella doccia fredda, dal momento che siamo in presenza di una varietà di pesce molto amata e consumata su larga scala.
È prodotto dall’azienda Indomaguro Tunas Uggul e confezionato a Lodi (srl), il cui stabilimento italiano si trova nella provincia di Mantova. Per quanto riguarda il marchio di identificazione si parla di IT W689D. Ma quali sono i lotti per la precisione che sono finiti al centro del mirino per il richiamo alimentare?
I lotti interessati dal richiamo
Il sashimi di pesce spada finito al centro del richiamo è suddiviso in ben due lotti, per la precisione L 1299/2883G17 e L 1299/2883G18, la cui data di congelamento risale a 08/08/2022, mentre la scadenza 08/09/2025. Come già accennato il problema è rappresentato dalla presenza di mercurio oltre il limite consentito dalla legge.
Per scopo precauzionale si raccomanda i consumatori che lo abbiano anche solo accidentalmente acquistato di non mangiarlo assolutamente e di recapitarlo appena possibile al punto vendita dove è stato comperato per poter beneficiare di un rimborso. Nel frattempo la parola d’ordine resta quella della cautela.