Zafferano, l’oro dell’Abruzzo: così lo coltivi direttamente in casa I Miniera d’oro sul balcone
Sei un amante dello zafferano e lo mangeresti tutti i giorni o quasi? Ora puoi coltivarlo direttamente a casa tua.
Zafferano, siamo in presenza se lo nominiamo di una spezia molto utilizzata nella nostra cucina. Infatti tempo fa, tramite un post su Facebook, un esperto di cucina scriveva che da un certo punto di vista il popolo italiano deve ringraziare quello arabo se oggi fa parte della nostra tradizione culinaria il tanto amato risotto allo zafferano, detto anche semplicemente giallo.
Non esiste infatti il classico risotto alla milanese, giallo per l’appunto, senza lo zafferano e soprattutto senza il succulento ossobuco che lo accompagna. Lo zafferano tuttavia non è l’ideale solo per il risotto ma anche per condire altri piatti, nel caso di un primo ad esempio ottimo è se volgiamo intavolare una pasta condita da pancetta, zafferano e cipolle.
Più raro ma possibile è anche trovarlo come condimento per dei secondi piatti degni di nota, oltre che anche per la creazione di liquori. Ciò che non passa inosservato è che, al di là della marca, tra cui citiamo la più famosa Leprotto, acquistarlo al supermercato spesso è faticoso per via del suo prezzo.
Zafferano, ottimo ma difficilmente a buon mercato
In tanti forse non ci hanno mai pensato, ma una possibile soluzione al problema può essere rappresentata appunto dalla coltivazione fai da te dello zafferano, magari sul proprio balcone di casa. Sì, in effetti lo zafferano è un fiore, il condimento che noi tanto amiamo si trova nei filamenti generati nella sua corolla.
Tuttavia c’è bisogno di una grande accuratezza per portare a termine quest’operazione, dal momento che il fiore non produrrà nulla e, anzi rischierà di non sbocciare nemmeno se coltivato in maniera errata. I bulbi pertanto andranno preferibilmente piantati nel periodo di settembre-ottobre.
Coltivare lo zafferano in balcone
Assicuriamoci innanzitutto che il terreno inserito nel vaso possieda un buon drenaggio e che sia arricchito da buone sostanze organiche. Ora bisognerà piantare i bulbi ad una profondità tra i 10 e i 15 centimetri, assicurandosi però che possiedano una buona distanza fra di loro in maniera da potersi sviluppare al meglio.
Mantenere il terreno umido ma al tempo stesso non eccessivamente bagnato, oltre che un’irrigazione regolare, soprattutto durante i periodi di siccità. Ogni fiore produrrà non più di tre steli, andranno raccolti con le dita e lasciati asciugare all’ombra per qualche giorno. Conservarli poi in un contenitore ermetico e al riparo dalla luce.