Lidl, scandalo pane: hanno scoperto una cosa terribile I Una figuraccia mondiale consumatori infuriati
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Al centro del mirino il pane venduto nella nota catena di supermercati Lidl. Pare che ci sia una grave discordanza.
Il pane è considerato, e pure a buona ragione, come l’alimento base. Infatti quest’ultimo praticamente onnipresente sulle nostre tavole, sia a casa che al ristorante. In quest’ultimo posto in particolare è possibile trovarlo in comodi cestini già affettato, operazione che è la prima che viene compiuta in cucina al momento dell’allestimento dei tavoli, in attesa dell’apertura.
È utilizzatissimo per la famosa scarpetta dopo aver finito la portata, visto che, in quanto italiani, consumiamo tantissimi piatti ricchi di gustosi intingoli, che sono eccellenti poi da gustare nella maniera appena descritta. Siamo in presenza di un prodotto farinaceo tuttavia e ne esistono di diverse varianti e tipologie.
Si va da quello classico, a quello integrale e quello anche glutenfree, al fine di accontentare anche i celiaci. Dunque possiamo dire che sia estremamente necessario per i consumatori che presentano particolari intolleranze, prestare attenzione a tutte le componenti del pane quando lo si acquista.
Lidl nel mirino per via del pane
Le proprietà dei prodotti farinacei, specialmente se vengono fabbricati proprio nel laboratorio annesso al supermercato, devono essere specificate in maniera molto precisa nelle etichette quando il prodotto viene messo in vendita. In questo caso si parla del pane, che a maggior ragione ha bisogno di chiarezza essendo un farinaceo.
Per quanto riguarda un tipo di pane in particolare venduto da Lidl, si sono visti costretti a cambiare repentinamente l’etichetta per via di una dichiarazione erronea che era stata scritta. Una cosa quest’ultima che rischiava di diventare davvero molto pericolosa per alcuni tipi di consumatori. Dov’è avvenuto il fatto?
La lievitazioni non era quella dichiarata
Il fatto si è verificato in un punto vendita in UK, dove l’etichetta dichiarava che il pane in vendita era a lievitazione naturale, quando invece non era così, anzi, pare che all’impasto fosse stato aggiunto del lievito di birra, che doveva fungere da catalizzatore per accelerarne il processo.
Lidl è stata dunque costretta a modificare le etichette, omettendo totalmente ogni riferimento alla lievitazione naturale. È in corso dunque anche una nuova Legge, volta appunto a fare in modo che i fornai siano obbligati ad esporre una descrizione dettagliata sulla composizione del pane in vendita.