Pesce spada, non solo mercurio: c’è un pericolo per la tua salute molto sottovalutato I Rischi grosso
Pesce spada, attenzione a non consumarlo fresco, potrebbe essere pericoloso per l’organismo.
Un tipo di pesce molto amato e consumato è proprio il pesce spada. Quest’ultimo è particolarmente consigliato anche dai nutrizionisti per quanto riguarda il nostro apporto nutritivo. Non per nulla siamo anche in presenza di un pesce particolarmente pregiato, che costituisce il piatto forte di molti ristoranti.
Per quanto riguarda il suo impiego in cucina, spesso è servito come un gustoso trancio, sottoforma di bistecca graticolata e accompagnata da colorata e croccante verdura di stagione. È per altro possibile trovarlo anche nella sua versione cruda negli innumerevoli ristoranti di sushi che si trovano ora in giro.
Infatti le sue carni crude sono particolarmente pregiate e molto amate dai consumatori della prima ora grandi amanti del pesce crudo. Infatti quest’ultimo è innegabile che in tempi recenti sia particolarmente In, per così dire anche per quel che riguarda i business lunch di un certo livello.
Le proprietà nutritive del pesce spada
Questo pesce è ricco di sostanze molto utili per il nostro organismo, in particolare per le grandi quantità di potassio, magnesio, fosforo, vitamina A e vitamina B12. Tuttavia il problema può essere costituito dall’acqua assai inquinata in cui esso si sposta di continuo che contiene tracce di cadmio e mercurio in particolare.
Queste ultime sono sostanze che se presenti in piccola quantità possono ancora considerarsi passabili ma, diversamente, qualora siano quantità elevate, possono invece, risultare particolarmente dannose per l’organismo. Di grandissima importanza poi è anche accertarsi che venga consumato fresco.
Il pesce spada va consumato rigorosamente fresco
Innanzitutto una volta acquistato non va tenuto a lungo nel freezer o nel congelatore e deve essere cucinato e mangiato al massimo nel giro di un paio di giorni dopo il suo acquisto. Un parassita molto pericoloso che intacca questa tipologia di pesce è detto Anisakis, e dopo un paio di giorni che viene macellato genere una sostanza molto pericolosa detta istamina.
Un corretto sistema per verificare che il pesce sia fresco e non contaminato dunque è in primis quello di verificare il suo colore e il suo odore. L’odore non deve essere simile all’ammoniaca, la carne deve essere di un bianco/rosa vivo e uniforme, quindi non presentare macchie o irregolarità. La cottura oltre i 65° in genere elimina i batteri fino ad ora citati, ma è sempre meglio andare sul sicuro.