Formaggi, c’è una temperatura esatta a cui devi servirli I Solo i grandi chef conoscono il segreto
Magari nessuno lo sa, ma esiste una temperatura ideale a cui va servito il formaggio.
Mettere in tavola in tagliere di formaggi, sia che si tratti di un antipasto che di un fine pasto, possibilmente variegati e accompagnati da frutta specifica, oltre che da apposite marmellate, non solo di frutta ma anche di altro tipo come di cipolle o peperoni, è una vera e propria arte e in quanto tale va saputa fare.
La prospettiva di solito di gustare un buon vassoio di formaggi misti, dagli stagionati a quelli di pasta molle, per i veri amanti di questo alimenti sa essere particolarmente allettante. Non per nulla si dice che sia l’ideale per terminare un lauto pasto, tanto che viene nelle dicitura appositamente inserito tra la frutta e il dolce.
Preso singolarmente poi è anche visto oramai come un insaporitore assolutamente eccellente, visto per l’appunto il suo sapore assolutamente deciso e corposo. Per coloro che lo amano veramente infatti un buon formaggio, sia esso impiegato a scaglie, grattugiato oppure a pezzetti e lasciato fondere in fase di cottura, costituisce una sorta di richiamo anche per dei piatti sconosciuti.
Il formaggio, un ingrediente alleato del gusto
Non dimentichiamoci poi che solitamente, specie se si tratta di una pasta dura, è ottimo se fatto fondere alla griglia o in padella, oppure, in questo caso anche se siamo in presenza di una pasta molle, è squisito se impanato e fritto. Le sue varianti poi sono assolutamente illimitate e ne esistono anche di tipi che possono essere impiegati anche per dessert.
Vediamo ad esempio il mascarpone o la ricotta, in entrambi i casi sempre di formaggio si tratta, ma il loro utilizzo è destinato per via maggiore per piatti specifici, sia salati che dolci per la verità. Tornando al formaggio come lo intendiamo nella sua maniera più classica, qual’ è dunque la temperatura giusta?
Come e quando servire i formaggi
Pensiamoci bene, li preleviamo dal frigorifero, dove non andranno mai conservati in pellicola trasparente, che non consente loro di respirare correttamente, dunque serviamoci il più possibile della carta con cui vengono venduti, se comperati al bancone, e li disponiamo sul loro vassoio dopo averli affettati.
Servendoli immediatamente potrebbero perderci parecchio dal punto di vista del gusto, che è proprio il loro principale punto di forza. Potrebbero infatti proprio sapere di poco, per via dello sbalzo di temperatura. Il consiglio mirato degli chef ed esperti quindi è quello di prelevarli circa un’ora prima del consumo e di essere serviti. La temperatura ideale deve essere pari a quella corporea.