Sindrome sgombroide, psicosi quando compri il pesce I In queste zone d’Italia l’allarme è altissimo
È alto l’allarme per quel che riguarda gli sgombri, siamo innanzi ad una contaminazione.
Lo sgombro è una tipologia di pesce che sappiamo essere molto amata. Sicuramente leggermente più costoso rispetto al tonno in scatola, ma non meno consumato e comperato. In particolare ora come ora sembra essere molto amata una particolare versione di questo pesce in scatola, che è quella grigliata.
Solitamente lo sgombro che comperiamo in scatola è di tipo affumicato e costituisce un ingrediente raffinatissimo per condire delle gustose insalate oppure, che sia affumicato o grigliato, è eccellente se consumato accompagnato da patate al forno o fritte, meglio ancora se nel secondo caso e in versione chips, ovvero spesse.
Quando si sente parlare invece di una tipologia di un prodotto di largo consumo contaminata, in questo caso per l’appunto lo sgombro, di cui stiamo parlando ora, è innegabile dire o pensare che il panico dilaga immediatamente. Subito è una corsa ai controlli, per verificare che non lo possediamo in dispensa o che sia stato anche erroneamente acquistato.
Sgombri contaminati, sintomi e cause
La casistica si è verificata in particolare nel foggiano, dove sono stati rilevati svariati casi di intossicazione da una sindrome particolare, detta sgombroide, il cui nome praticamente parla da solo. Si parla per la precisione di ben 10 persone che si sono presentate al pronto soccorso accusando malesseri, dopo essersi cibati di sgombri.
Fortunatamente nessuno di loro ha riportato gravi danni e non ha necessitato neppure del ricovero ospedaliero, rientrando nella norma a livello salutistico dopo un’adeguata analisi e conseguente cura. I sintomi più comuni sono arrossamento del viso, vomito e diarrea e orticaria.
Cause e prevenzione della sindrome sgombroide
La sindrome si può presentare anche in tempi abbastanza ristretti successivamente all’ingestione e la gravità e intensità della cosiddetta indisposizione, può essere strettamente correlata alla quantità di tossina che è stata ingerita. Infatti la causa è dovuta ad istamina, che si presenta a causa della decomposizione dell’istidina.
Sono al momento in corso indagini e analisi sulle acque marine al largo dei mari dove vengono pescati gli sgombri che sono finiti al centro del mirino, sebbene, quanto fino ad ora descritto, in genere si presenta anche e soprattutto per una cattiva conservazione del pesce stesso. La giusta prevenzione può essere costituita dall’acquisto da venditori autorizzati e di comprovata onestà.