Carrefour richiama formaggi: panico tossina Shiga da Escherichia coli I Non devi assolutamente mangiarli
Formaggi richiamati da una famosa catena di supermercati per via di una pericolosa tossina.
Quando si sente parlare di un richiamo alimentare, in questo caso che ha toccato un prodotto di larghissimo consumo come il formaggio, che è un vero a autentico jolly a tavola, subito il panico dei consumatori scatta a livelli apocalittici ed è subito corsa ai ripari per assicurarsi di non averlo comprato.
La stessa cosa riguarda anche i punti vendita che, non appena vengono messi al corrente del pericolo, scatta un’immediata corsa ai ripari, volta principalmente a rimuovere il prodotto incriminato dagli scaffali dei punti vendita, onde evitare che i clienti incorrano in spiacevoli sorprese.
Il formaggio tuttavia è un alimento molto amato e spesso presente sulle nostre tavole. Stiamo infatti parlando in primis di un insaporitore eccellente, tanto che viene spesso grattugiato, se si parla di Parmigiano, e spolverato sopra le pietanze, in particolar modo qualsiasi tipo di primo, purché non a base di pesce.
Formaggio richiamato da Carrefuor
In tanti altri casi invece viene anche impiegato in secondi piatti, solitamente come ripieno, specie si si tratta di secondi a base di carne, solitamente arrosti oppure hamburger. Tuttavia il motivo per cui è stato richiamato riguarda la presenza di una terribile tossina, molto pericolosa per la salute, chiamata Escherichia coli.
Si tratta di un batterio presente in maniera naturale nell’ambiente, in particolare negli alimenti e nell’intestino di umani e animali. Solitamente la guarigione avviene in maniera naturale, dunque nel caso venga contratto, salvo per persone particolarmente fragili, c’è solo da aspettare che faccia il proprio decorso.
Il lotto e la marca di formaggio interessati
Andando maggiormente nel dettaglio, il richiamo diramato dal Ministero Della Salute, riguarda un formaggio venduto sotto la marca Castelmagno DOP, che è stato subitaneamente ritirato dai punti vendita. Il prodotto era venduto sotto numero di lotto specifico 23151011 e con codice di identificazione IT L4C8Z CE.
Per tutti coloro che dovessero essersi anche solo casualmente ritrovati nella propria dispensa, in seguito ad acquisti in cui non si era a conoscenza del problema relativo all’infezione, sono raccomandati di non consumarlo assolutamente e di restituirlo in via precauzionale al punto vendita, onde poter beneficiare di un rimborso spese.