Farina di insetti: la usano anche importanti marchi italiani I La lista e il segreto per riconoscerla subito
Fra le nuove mode sta avendo molta notorietà l’uso della farina di grilli che potrebbe anche sanare problemi di alimentazione mondiale
Si sa da tempo che le popolazioni asiatiche mangiano cavallette, coleotteri e formiche. Questo fatto ormai non ci stupisce più, ma siamo pronti ad accogliere anche in Italia prodotti a base di insetti, come la farina di grilli? L’Unione Europea ha già dato il via libera ai prodotti che contengono non solo farina di grillo, ma anche le larve del verme della farina minore.
In realtà ci sono altri due insetti precedentemente autorizzati per l’utilizzo ai fini alimentari: larve gialle essiccate di Tenebrio molitor e Locusta migratoria congelata, essiccata e in polvere. La farina di grillo risulta comunque essere il prodotto più percepito, poichè mangiare insetti nel nostro paese è ancora considerata una pratica estrema.
Dopo l’uscita di questa notizia moltissime persone si sono allarmate temendo di poter trovare questo nuovo ingrediente, segnalato in etichetta, all’interno dei prodotti che comunemente consumiamo tutti i giorni come per esempio nelle confezioni di pasta. Innanzitutto non è un processo così semplice e scontato: per il suo utilizzo in Italia occorre una speciale autorizzazione.
Inoltre, siccome il costo della farina di grilli è decisamente molto elevato, non è così comune trovare tale ingrediente nel pane o piuttosto nella pasta. Soprattutto ad insaputa di consumatore. L’evoluzione del gusto e della gastronomia stanno comunque andando di pari passo con le esigenze di sostenibilità e di salvaguardia ambientale.
Come è fatta la farina di insetti
La farina di grilli e di altri insetti simili, si ottiene macinando proprio le larve essiccate: è ricca di proteine e può essere utilizzata per fare qualunque tipo di alimento come biscotti, dolci, pane, pasta. Si ottiene con una tecnica di allevamento e produzione molto precisa, non dobbiamo pensare che si utilizzino i grilli selvatici, e il controllo è garantito.
La tecnica di produzione è stata valutata e validata dall’EFSA, passaggio fondamentale per la messa in commercio dei novel food, ovvero tutti quei prodotti e sostanze alimentari privi di storia di consumo “significativo” in UE, e che, quindi, devono sottostare ad un’autorizzazione, per valutarne la loro sicurezza, prima della loro immissione in commercio.
Quali le ditte produttrici
Le aziende che hanno ottenuto l’autorizzazione per immettere nei propri ingredienti la farina di insetti è per il momento solamente una, cioè la Italia Cricket Farm. Si tratta di una realtà italiana al 100% e totalmente biologica che alleva tarme della farina e grilli Acheta, con sede nella provincia di Torino. La pasta di grillo si riconosce dal colore molto più scuro rispetto alla pasta tradizionale.
La Commissione Europea ha stilato un regolamento all’interno della quale sono elencati tutti gli alimenti e preparati nella quale è ammessa la farina di grillo. Oltre a tutti i prodotti da forno o alle paste alimentari, ci sono anche i preparati per pizza e dolci. Sono presenti anche il latte in polvere, i sostitutivi da carne, le minestre in polvere, la birra e tutti i prodotti a base di cioccolato.