Frutti di bosco, ti ammali di epatite: i medici lanciano l’allarme I Pericolo di contagio altissimo ecco perché
Importante fare attenzione al consumo dei frutti di bosco perchè potrebbero celare delle insidie serie per la nostra salute
I frutti di bosco sono da sempre un prelibato fine pasto e il premio goloso per grandi e piccini. Molte le ricette che vedono queste bacche rosse protagoniste di dolci, salse, confetture o sciroppi, frullati o gelati. Attorno ai frutti di bosco, inoltre, c’è un giro di affari notevole perchè le serre di produzione sono attive tutto l’anno e dall’Italia esportano anche all’estero.
Per averli in casa tutto l’anno, i frutti di bosco spesso vengono acquistati surgelati o anche riposti in freezer in maniera casalinga. Ma non sempre è consigliabile consumarli perchè ci possono essere dei rischi per la salute. Infatti, è di pochi giorni fa la notizia del Ministero della Salute che invita i cittadini a consumare i frutti di bosco solo dopo averli cotti almeno due minuti.
Il pericolo è che si possa contrarre l’epatite: sono oltre 450 infatti, le persone che in Italia negli ultimi 5 mesi si sono ammalate di epatite A per avere ingerito frutti di bosco surgelati contaminati. Le stime ancora incomplete riferiscono di 40 casi in agosto e 20 (dato parziale) in settembre. Pare però che il problema non sia ancora del tutto risolto.
Il virus dell’epatite A sopravvive a basse temperature, ma viene rapidamente inattivato dal calore. Per esempio, facendo bollire i frutti di bosco per almeno 2 minuti viene garantita la salubrità dell’alimento. E’ dunque bene consumare i frutti di bosco freschi ed ogni altra frutta o verdura cruda solo dopo un accurato lavaggio.
Che cos’è l’epatite A
L’epatite A è una malattia infettiva acuta causata da un virus a RNA che colpisce il fegato. È presente in tutto il mondo, sia in forma sporadica che epidemica, ma con una maggior frequenza nei Paesi del sud del mondo. Possono verificarsi epidemie o casi sporadici su tutto il territorio nazionale, legati non solamente al consumo di frutti di bosco ma anche di altri alimenti contaminati.
L’epatite A, dopo un periodo di incubazione di 15-45 giorni dall’infezione, si manifesta con la comparsa di inappetenza, malessere generale, febbre e nausea. Dopo qualche giorno compare l’ittero, cioè la presenza di colorito giallognolo della pelle e delle sclere (la parte bianca dell’occhio) e delle mucose.
Come è avvenuta la contaminazione
Il fatto che altri Paesi europei, come l’Irlanda e la Francia, abbiano segnalato casi di epatite A, correlati al consumo di frutti di bosco, nei quali è stata isolata la stessa sequenza virale evidenziata nei casi italiani, fa ragionevolmente ritenere che la contaminazione sia avvenuta molto a monte del processo produttivo.
Si crede, dunque, che sia successo nelle fasi di coltivazione e raccolta dei frutti di bosco di provenienza estera. Il personale addetto alla raccolta, anche se asintomatico, e le acque di irrigazione, restano le fonti più probabili di contaminazione dell’alimento. Per prevenire l’epatite è importante rispettare le norme igieniche generali per la prevenzione delle malattie.