Alcol, dentro c’è l’antigelo per auto: panico tra i consumatori I Rischi un avvelenamento mortale
Tra gli scaffali dei supermercati può celarsi l’insidia della contraffazione e trovare antigelo al posto di alcool da bere
Se si vuole acquistare dell’alcool per servirlo ad amici o gustarlo in casa, bisogna fare molta attenzione perchè possono esserci delle sgradite sorprese nelle bottiglie esposte. Possono arrivare delle forniture contraffatte e non in regola e trovare altri liquidi, non propriamente salutari, nelle bottiglie di alcool.
Attenzione anche se con questo alcool si vogliono fare dei liquori casalinghi, dopo aver raccolto le erbe aromatiche come menta, basilico, erba luigia o melissa. Anche limoncello e agrumello sono a rischio. Il problema è che il contenuto è incolore e insapore ma assolutamente nocivo e velenoso. Pertanto bisogna essere molto cauti nel bere o usare gli alcool in commercio.
Nelle bottiglie contraffatte è stato rinvenuto del glicole etilenico, sostanza adoperata con l’acido tereftalico, altro importante prodotto della chimica di base, per ottenere una delle materie plastiche più diffuse, il polietilentereftalato, PET (la plastica, ad esempio, utilizzata per le bottiglie di acqua minerale).
Ma il glicole etilenico è utilizzato pure come liquido anticongelante ed è anche un ottimo agente disidratante, ad esempio per togliere acqua dal gas naturale. Viene poi usato come intermedio per sintesi chimiche e nella fabbricazione di esplosivi. Per tale motivo il Ministero della Salute ha subito emesso degli avvisi di sicurezza nei confronti delle aziende incriminate.
Cos’è il glicole etilenico
Il glicole etilenico fu preparato per la prima volta nel 1859 dal chimico francese Charles Wurtz. Prodotto in piccole quantità durante la prima guerra mondiale e impiegato come liquido di raffreddamento e intermedio per la produzione di esplosivi. Viene prodotto su larga scala a partire dal 1937, quando il suo precursore, l’ossido di etilene, diventa disponibile a prezzi convenienti.
Impiegato largamente come anticongelante o refrigerante , in soluzione o puro. Il glicole etilenico è tossico per ingestione. I primi sintomi di intossicazione sono simili a quelli di un’ubriacatura da etanolo, confusione, difficoltà di parola, cattiva coordinazione dei movimenti. Casi di adulterazioni di prodotti con l’uso più o meno massiccio di glicole etilenico si sono più volte ripetuti nella cronaca.
Cosa fare se ingerito
La rapidità di intervento è un fattore determinante per la buona gestione di questo avvelenamento. Il trattamento d’elezione è la somministrazione dell’antidoto fomepizolo o di etanolo. L’antidoto è un farmaco costoso ma può salvare la vita se somministrato entro 8-12 ore dall’ingestione. Se non si interviene entro questi intervalli di tempo, l’avvelenamento da glicole etilenico è fatale nel 100%.
Nella fase acuta rispetta per sommi capi effetti simili alla intossicazione acuta da etanolo, quale gap osmolare aumentato ma non presenza di acidosi, episodi di epigastralgia o sintomatologia gastro-enterica e riduzione della glicemia. Non di rado si rilevano ottundimento del sensorio, nausea e vomito. Il danno d’organo lo si apprezza a causa della formazione di cristalli di ossalato di calcio.