Allerta alimentare, non riscaldare mai questi cibi dopo averli cotti I È pericoloso per la salute
Riscaldare i cibi è un’operazione oramai molto comune. Attenzione, perché non tutti sono adatti.
Capita spesso che per il pranzo o la cena, visti i pochi momenti in cui tutti noi abbiamo modo di metterci ai fornelli al fine di preparare cose buone e magari elaborate, cuciniamo della porzioni eccessivamente abbondanti, che di conseguenze non riusciamo a finire in giornata, vista la ridotta capacità del nostro stomaco.
Importantissimo è dunque come prima cosa calcolare sempre bene ingredienti e porzioni di ciò che intendiamo cucinare e in seguito consumare. In primis perché ciò comporterebbe comunque uno spreco di cibo e di ingredienti che, visto il periodo difficile che stiamo ad ora vivendo, non sarebbe l’ideale e in secundis per un’altra problematica.
Parliamo infatti della possibilità di riscaldamento. Oramai con il forno a microonde, che è impossibile che non faccia parte del complesso da cucina presente nelle nostre abitazioni, questo processo pare che sia stato facilitato di molto. È necessario solo inserire la vivanda avanzata in un apposito contenitore nel fornetto e premere un pulsante.
Attenzione ai cibi che riscaldiamo
Non tutti i cibi difatti devono o possono essere riscaldati una volta cucinati, per tutta una serie di ragioni. Il che poi è valido sia se decidiamo di servirci di un forno a microonde che della modalità tradizionale, ovvero in padella, magari con una lacrima di latte o di olio. Vediamo alcuni esempi di cibi che sarebbe bene non riscaldare una volta già cotti e raffreddati e perché.
Partiamo dalle patate. Siamo in presenza di un ortaggio che contiene parecchio amido, una volta che le abbiamo cucinate, di qualsiasi modalità si tratti, vanno rigorosamente consumate in giornata. In caso contrario potrebbero sviluppare una pericolosissima tossina, detta botulino. Meglio fare in modo che siano anche buone se consumate fredde.
Altri cibi che non vanno riscaldati e perché
Anche il pollo possiamo dire che appartenga a quella categoria di cibarie che sarebbe opportuno non riscaldare qualora avanzata. Se per esempio ci dovesse avanzare del pollo arrosto, un buon riuso potrebbe consistere nel macinarlo e creare delle gustose polpette. Mai e poi mai consumarlo poco cotto. Mai riscaldare anche i funghi, che potrebbero causare dei fastidiosi disturbi intestinali. Sempre consumarli nell’arco del pasto.
Spinaci, carote e sedano sono molto buoni, ma nel caso di riscaldamento se cotti, produrrebbero pericolose tossine. No anche alle uova, da consumare subito e fare in modo che non avanzino per un possibile rischio di sviluppo di azoto e infine, un altro secco no per il riscaldamento anche per quel che concerne il riso. Il riscaldamento contribuirebbe allo sviluppo di agenti tossici.