Panatura croccante e non unta: il trucco degli chef giapponesi Lo farai sempre anche tu
Un segreto degli chef giapponesi per ottenere una frittura croccante e non unta. Un’autentico bijou.
“Per fare una buona frittura…” direbbe l’amatissimo chef Giorgione, che però in questo caso non si parla di una sua ricetta in particolare ma di una modalità per la frittura a cui forse in tanti non avevano ancora pensato, ma che sicuramente, se siamo in presenza di amanti della cucina giapponese, avranno già avuto modo di assaporare.
Partiamo dicendo che i famosi e gustosissimi fritti nipponici a quanto pare prendono origine proprio in Europa, nel periodo dei primi contatti fra giapponesi, marinai portoghesi e missionari cristiani. Questi ultimi all’inizio di ogni stagione evitavano di cibarsi di carne il mercoledì e il venerdì, mangiando solo pesce e verdure.
Un periodo che in latino veniva chiamato Quattro Tempora, e da qui infatti deriva il nome della frittura giapponese detta tempura, che in genere, in tutti i ristoranti di sushi in cui siamo soliti recarci per un gustoso pranzo, è possibile trovarla calda e croccante e che solitamente comprendere appunto pesce e verdura.
Tempura giapponese, un’autentica delizia
Come già accennato, quando l’occasione di poter consumare un gustoso pranzo ad un ristorante giapponese, che oramai in Italia spuntano praticamente come su un prato erboso dopo un’intensa giornata di pioggia, solitamente a formula all you can eat, non possono e non devono mancare squisiti tempura.
Sono degli squisiti fritti, che in genere vedono come indiscussi protagonisti dei succulenti gamberoni. Deliziosi sono in questa direzione anche gamberetti, anelli di calamari o di totano e da non dimenticare sono anche quei golosi uramaki che fanno parte della categoria sushi. Ma coma si può realizzare a casa nostra una deliziosa frittura in stile nipponico, croccante e non unta.
I segreti per una buona frittura
Per prima cosa partiamo dicendo che di fondamentale importanza è, senza se e senza ma, la scelta del liquido, quindi in questo caso dell’acqua. Serve innanzitutto acqua gassata e ghiacciata, dunque a cubetti, farina 00, farina di riso, e olio di semi per la frittura. La pastella andrà creata unendo in una ciotola le farine e l’acqua gassata ghiacciata, sbattendo energicamente con le fruste.
Una volta che la pastella avrà raggiunto una consistenza uniforme sarà pronta per essere impiegata per ricoprire gli ingredienti da friggere. Non dovremo però preoccuparci se presenterà dei grumi. La frittura andrà poi effettuata in una padella dai bordi alti, seguendo tutte le dritte otterremo una frittura assolutamente degna di nota.