Richiami alimentari, patate e patatine ritirate dai supermercati I Hanno usato sostanze chimiche dannose per l’uomo
Gusto e salute devono essere abbinati perciò bisogna fare attenzione alle confezioni di patate vendute nei supermercati
Mangiare delle patate ora diventa quasi un terno al lotto. Come mai? perchè in più casi il Ministero della Salute ha riscontrato delle irregolarità nei prodotti venduti sia sfusi che nel banco frigo. Oltre tutto le patate sono una delle verdure più usate in assoluto, sia da sole che come accompagnamento ad altre preparazioni gastronomiche.
Già da sole le patate, se lasciate in luoghi non idonei, si alterano e possono causare dei danni alla salute. Chi non ha mai visto comparire nei tuberi quei germogli biancastri che altro non sono sintomo di maturazione eccessiva dello stesso? Inoltre, attorno ad essi o nelle immediate vicinanze, spesso di forma un accumulo di colore verdognolo.
Questi segnali sottolineano la presenza di un’alta densità di solanina, una sostanza dannosa e tossica. Esistono varietà di patate che possono contenere maggiori quantità di solanina ma sempre sotto i limiti di sicurezza. In ogni caso, la quantità di questa sostanza nelle patate aumenta quando i tuberi iniziano a germogliare.
Ma quando le patate sono già state lavate, tagliate e messe in un sacchetto e surgelate, è difficile rendersi conto che qualcosa non ha funzionato. Ma per questo esistono le analisi a campione che il Ministero della Salute mette in atto per garantire la salubrità degli alimenti a salvaguardia della salute dei consumatori.
Tutti amano le patatine fritte
Impossibile non amare le patatine fritte, sia quelle a bastoncino che facciamo in casa o nei ristoranti e fast food, sia quelle in busta che sgranocchiamo ovunque. L’invenzione delle patate “a velo” è di George Crum, un cuoco del ristorante Lake House di Saratoga Springs, che le inventò nel 1853 quando un cliente rifiutò di mangiare il suo piatto di patatine fritte in quanto troppo grosse.
Crum decise di fargli un dispetto: tagliò le patate in modo che fossero molto sottili e dopo averle fritte nell’olio bollente le cosparse di sale. Contrariamente alle sue aspettative, quelle chips piacquero molto. Non solo il cliente antipatico le divorò con gusto, ma con il passaparola arrivarono al suo ristorante altri clienti che le richiedevano sempre di più.
Quale il problema delle patate surgelate
Nel caso di alcuni lotti di patate surgelate vendute al supermercato, è stata rilevata la presenza della sostanza ‘Fosthiazate’. Questo tipo di sostanza è, in particolare, un nematocida, quindi un prodotto utilizzato per uccidere i nematodi, e cioè dei piccoli vermi e parassiti che possono, in questo caso, colpire le patate. L’utilizzo di questo prodotto è autorizzato, ma solo in piccole quantità.
E possibile, dunque, che in alcune confezioni, la quantità di fosthiazate ecceda quella permessa in Italia. Per contro, c’è anche la possibilità che i nematodi siano stati comunque presenti nei tuberi, perciò ci può essere una sospetta presenza di residui di insetti in alcune confezioni di patatine fritte surgelate. Il Ministero raccomanda attenzione ed eventualmente non esitare a segnalare le situazioni sospette.