Riso, finora hai sbagliato a cucinarlo: butti via soldi ed è pericoloso per la salute
Per cucinare bene il riso occorrono alcuni semplici accorgimenti che possono aumentare resa e gusto dei chicchi
Cucinare un piatto di riso è un’operazione semplice che richiede però attenzione, conoscenza della varietà di riso e scelta della tecnica di cottura. Il riso è un alimento sano e genuino che non può proprio mancare all’interno della nostra dieta. Al contrario, sarebbe opportuno sostituirlo regolarmente alla pasta per via della sua digeribilità.
Tra le varie tipologie di riso, ognuna sarà più adatta dell’altra ad una particolare preparazione culinaria. Il riso Carnaroli, Arborio e Roma, ad esempio, insieme al Vialone nano, sono adatti per il risotto, specialmente quello all’onda. Poi il Basmati è vocato per i piatti di origine asiatica, mentre il riso Venere è ottimo per l’insalata di riso.
Il riso integrale, invece, rende il meglio di sè quando lo si prepara per minestre di verdura oppure insalate di accompagnamento . Un po’ più laborioso degli altri, ma solo per i tempi di cottura che si allungano, è comunque il riso più sano e più gustoso per eccellenza, dal momento che conserva intatte tutte le sue proprietà nutritive.
Eppure, quando si cuoce il riso, si possono commettere anche molti errori, facilmente evitabili con un po’ di attenzione. L’errore più comune è non misurare le quantità. Andare a occhio è semplice con gli spaghetti e in generale con la pasta, ma non lo è col riso. Il peso è maggiore ed è facile fare errori che poi compromettono le nostre ricette.
Errori più comuni nel cucinare il riso
Un altro errore è quello di non risciacquare il riso quando va cotto bollito o al vapore. Il piccolo trattamento di sciacquatura cancellerà ogni traccia di polvere o impurità residua. Importante poi è rispettare i tempi di cottura. Esistono diversi tipi di riso e ognuno ha il suo tempo di cottura.
Non mettere il riso in ammollo è sbagliato. In passato i cuochi usavano lo stratagemma di mettere in ammollo il riso prima di cuocerlo. Questo espediente è tanto più importante se si usa una varietà integrale. Importante poi, è lasciare che il riso riposi, appena cotto. Il riso presenta un sapore migliore se dopo aver spento il fuoco lo si lascia riposare qualche istante.
L’errore più grave di tutti
L’errore che proprio non ci si aspetterebbe è quello di buttare l’acqua di cottura del riso. Innanzitutto perché si tratta di uno spreco di risorse e poi perché è proprio all’interno di questo liquido che sono contenuti i nutrienti del riso. Pertanto, il modo migliore per cucinare il riso non è bollirlo, bensì cuocerlo per assorbimento.
Quindi, dobbiamo utilizzare una quantità d’acqua tale da rendere possibile il completo assorbimento. Per intenderci, la corretta tecnica di cottura è quella utilizzata per la preparazione del risotto che viene allungato con acqua o brodo man mano che il liquido si asciuga. In ogni caso ricordiamoci che l‘acqua di cottura può essere riutilizzata.