Tonno Killer: dopo questo non comprerai più le scatolette | Rischi di finire in fin di vita
Mangiare il tonno in scatola alle volte non è salutare perciò bisogna stare attenti a quello che potremmo inserire nel nostro organismo
È uno dei cibi che non manca mai nelle dispense di studenti e lavoratori fuorisede e la soluzione salva-cena più adottata sia dai single che dalle famiglie. Stiamo parlando del tonno in scatola. Poche calorie, grassi buoni, tante proteine, il tonno è uno degli alimenti più indicati per spuntini e pasti.
A differenza del pesce fresco, quello in scatola si trova facilmente in tutti i supermercati a prezzo contenuto e si conserva per molto tempo. Sono molti i vantaggi quindi. Ma ci si chiede se è davvero un buon alimento da consumare nella propria dieta oppure il tonno in scatola fa male come alcuni dicono?
Secondo gli esperti della nutrizione, è una buona alternativa al tonno fresco e può essere consumato senza particolari preoccupazioni. Attenzione però alla qualità che si sceglie e alle informazioni riportate in etichetta. Vi sono infatti alcuni fattori che possono influire negativamente sul prodotto e renderlo meno sano rispetto a quello che si trova in pescheria.
Il tonno in scatola è un alimento molto popolare, spesso consumato per la sua praticità e versatilità in molte ricette. Tuttavia, è importante essere consapevoli delle conseguenze che il consumo eccessivo di tonno in scatola può avere sul nostro organismo. Meglio scegliere il vasetto di vetro che consente di vedere subito il colore del pesce e la sua qualità.
Problemi dentro la scatoletta
Nelle scatole, può risultare composto da resti di pesce sminuzzati, a discapito della qualità. Infine, nonostante gli standard di produzione siano altissimi e attenti alla salute dei consumatori, nel tonno in scatola si potrebbe rischiare la contaminazione con sostanze tossiche rilasciate dalle lattine se il prodotto non è stato correttamente conservato.
Sembra comunque che uno dei principali problemi associati al tonno in scatola sia la presenza di mercurio. Il mercurio è un metallo pesante che si accumula nella catena alimentare marina e può essere tossico per l’uomo. Il tonno, essendo un grande predatore, accumula livelli più elevati di mercurio rispetto ad altri pesci. Quando lo consumiamo regolarmente, il mercurio può accumularsi nel nostro organismo.
Che cosa fare
Innanzitutto, per chi segue un regime ipocalorico, il tonno sott’olio non è la scelta ideale: meglio optare per quello al naturale. La quantità ideale di tonno in scatola da consumare a settimana corrisponde a 1-2 confezioni piccole (o 1 barattolo di vetro), poi è consigliabile variare nella dieta consumando il prodotto fresco di pescheria e altre varietà di pesce.
Infine, vi sono alcuni casi in cui è meglio evitare il consumo di tonno in scatola o sentire prima il parere del medico. È il caso delle donne in gravidanza o in allattamento e in chi soffre di disturbi epatici (a causa della presenza di mercurio) e dei soggetti che soffrono di iperuricemia (a causa delle purine). Inoltre, questo tipo di confezionamento implica una .