Prosciutto cotto: se cambia colore rischi grosso | Smetti di mangiarlo subito
Bisogna fare un controllo costante ai propri affettati in frigo per non avere brutte sorprese e dover buttare via tutto
A chi non è capitato di aver comperato del prosciutto cotto e poi essersene dimenticato al punto che non era più nemmeno mangiabile. Un errore che si commette più spesso di quanto si pensi, anche perchè i nostri frigoriferi sono sempre molto affollati e questo non ci dà una chiara percezione dello stato dei nostri alimenti.
In genere serve tenere a mente che il prosciutto cotto si conserva bene nel frigorifero per tre giorni al massimo. Il consiglio migliore è sempre quello di non esagerare con le quantità quando si acquista, ma è comprare le giuste dosi che si riescono a consumare nell’arco di alcuni giorni o al massimo una settimana.
Il prosciutto non è buono da mangiare se ha un odore sgradevole, un colore anomalo o una consistenza umida o viscida. Generalmente il prosciutto ha un profumo invitante, fresco, sapido o affumicato a seconda della tipologia. Se quello che abbiamo davanti puzza, sa di zolfo o di qualche composto chimico, è meglio buttarlo.
Possono esserci anche parti scolorite, ingrigite o verdastre. Quando il prosciutto è fresco ha un bel colore rosato, mentre il grasso è di colore bianco candido (se il prosciutto è glassato è di colore rosa scuro o marrone). Quando inizia ad andare a male, solitamente diventa grigio, verdastro o perfino blu.
Segnali di avaria
Si potrebbe anche pensare che basti rimuovere le parti che hanno cambiato colore e di poter usare il resto del prosciutto, ma non è così. Bisogna gettarlo via per intero perché non è sicuro mangiarlo se in alcuni punti ha cambiato aspetto. Soprattutto che il prosciutto mostra una consistenza umida, appiccicosa o viscida.
Il prosciutto dovrebbe essere morbido e succoso, ma non dovrebbe lasciare le mani bagnate o viscide. Il fatto che sia viscido significa che sono presenti dei batteri, quindi bisogna gettarlo se è visibilmente umido o untuoso. Alcuni batteri possono anche rendere la carne appiccicosa. Se al tatto il prosciutto ha una consistenza diversa dal solito, meglio non correre rischi per la salute e buttarlo via.
Come conservare al meglio il prosciutto cotto
Se non si possiede l’accessorio per creare il sottovuoto, si può avvolgere il prosciutto nella pellicola per alimenti e poi nella carta argentata per mantenerlo in un ottimo stato di conservazione. Se il prosciutto è tagliato a dadini, si può conservarlo in frigo in vaschette chiuse ermeticamente o in freezer negli appositi sacchetti da congelamento.
In quest’ultimo caso, meglio scongelarlo un paio di ore prima di usarlo. E’ comunque bene tenere sempre presente che dopo il congelamento il sapore cambierà leggermente, quindi in questo modo è bene conservare prosciutto che sarà poi impiegato soprattutto come ingrediente di ricette anzichè da solo. Un’alternativa valida è di metterlo sott’olio, magari con aromi secchi.