Per un piatto di pasta sbagliato mi ha lasciata: non fare mai questo errore | Può essere fatale
Un piatto di pasta, udite udite, è capacissimo di fare la differenza a tavola. Prestate sempre massima attenzione.
Per un buon italiano che si rispetti, possiamo dire, senza se e senza ma, che la pasta sia letteralmente sacra. Soprattutto dal punto di vista della cottura e dei condimenti. Un chiaro esempio in questa direzione lo abbiamo potuto notare di recente, fra una sonora risata e l’altra, in una pellicola del comico pugliese Checco Zalone.
Ci riferiamo per la precisione a Quo Vado?, dove l’artista interpretava l’ennesima bizzarra versione di sé stesso che, pur di non rinunciare al posto fisso, si adattava a qualunque Paese del mondo ove veniva inviato. Durante un’esperienza nei Paesi Scandinavi scopriva, con enorme disinganno, che il gestore di un ristorante locale esagerava con la cottura della pasta, suo apparente piatto forte.
La gag infatti lo vedeva poi, per tutta risposta, chiedere una scala e un cacciavite per smontare l’insegna del locale, sotto le inutili proteste del proprietario. Seppure decisamente iperbolico, questo altro non è che un esempio di come un italiano vero reagisca innanzi a quella che possiamo definire una pasta maltrattata.
Pasta, un dettaglio da non trascurare mai e poi mai
Quando si parla, anche nei numerosi spot pubblicitari che vediamo in TV o sui Social, di pasta, una prerogativa fondamentale è la cottura al dente. Se si parla poi di spaghetti, per altro tipologia di pasta molto amata e consumata, un genere che viene spesso caldeggiato è esattamente quello di grano duro.
Possiamo ben notare infatti anche di come questo speciale alimento venga creato e concepito affinché per l’appunto non scuocia. Le marche a nostra disposizione inoltre oramai sono di un numero più che mai inquantificabile. Allo stesso identico modo si può anche dire delle tipologie di condimento.
Al dente, l’importanza del grado di cottura
Diciamocelo poi pure francamente, una pasta scotta non è mai piacevole e fa passare a chiunque la voglia di mangiarla. In pratica durante la masticazione è come se neppure la sentissimo. Il termine al dente deriva proprio dal fatto che sotto i denti dobbiamo percepire la sua consistenza, a patto però che non sia invece cruda. Bene dunque è seguire sempre il tempo di cottura indicato sulla confezione.
Una buona masticazione poi appunto, favorita dalla cosiddetta cottura al dente, comporta in seguito anche una miglior digeribilità della pietanza stessa. Dunque per coloro che sono abituati a mangiare una pasta molto cotta il consiglio è quello di cercare di adattarsi gradualmente, tramite una cottura a tempo ridotto in maniera progressiva.