Carta Stagnola addio: non ti userò mai più | Lo studio scientifico parla chiaro
Carta stagnola addio! Che cosa dicono al riguardo gli studiosi.
Se ci pensiamo è davvero difficile, per non dire impossibile, che manchino diversi fogli di carta stagnola nelle nostre cucine. Difatti la riteniamo fondamentale quando decidiamo di dare adito alla nostra fantasia ai fornelli. Tra l’altro, creando con le nostre mani delle palline con essa, possiamo sfruttarla per eliminare sporco, unto e grasso in eccesso dai vari utensili, tegami in primis.
Altri ancora sfruttano questo escamotage all’interno della loro lavatrice per una pulizia più profonda. Tuttavia è nel nostro forno che lei tende a regnare sovrana, soprattutto quando decidiamo di portare in tavola arrosti. Ergo ne avremo fatto ampio utilizzo qualche settimana fa, in occasione della Santa Pasqua.
Così come anche è accaduto di certo a dicembre, per le feste di Natale. Molti poi amano preparare con dovizia di particolari il pranzo della domenica, da vivere in famiglia e qui, salvo nei periodi più caldi e afosi, un piatto di carne o pesce al cartoccio non può mai e poi mai mancare. Magari lo vedono pure bello abbinato a un letto di patate, che ha sempre in effetti il suo insindacabile perché.
La stagnola utilizzata in cucina
E anche quando optiamo in alcuni casi per la cottura al vapore, detta, come poco fa citato, al cartoccio, non disdegniamo la carta stagnola. La utilizziamo pure per arrotolare il cibo quando vogliamo riporla nel frigo, come nel caso di fette di torta avanzate, formaggio o salumi. Diciamo che molti fanno questa scelta se non hanno a disposizione le comode vaschette per alimenti.
Ora però tutte le persone che amano in particolare questo materiale dovranno farne a meno. Infatti alcuni accurati studi hanno portato alla luce dei risultati che le lasceranno di stucco. Tanto più che pare che le scoperte fatte riguardino principalmente l’utilizzo che facciamo della carta stagnola proprio quando cuociamo del cibo.
I motivi per cui non dovremo più usarla
In poche parole gli scienziati avrebbero scoperto che l’alluminio, rigorosamente cotto, possa danneggiare i polmoni. Difatti l’inalazione di particelle di alluminio può portare a malattie polmonari non di poco conto, come la fibrosi polmonare. Anche se noi non ingeriamo direttamente pezzi di alluminio, quando lo usiamo per cuocere ad alte temperature, parte di esse possono finire nel cibo.
Difatti il calore eccessivo crea crepe nel metallo e permette alle varie particelle metalliche di muoversi liberamente. Infine, la presenza di spezie o di limone può contribuire a questo aspetto, dal momento che rendono ben più lascivo il metallo in linea generale. Ed è per tutti questi motivi che, da oggi, dovremo dire ciao ciao all’alluminio in cucina. La salute al primo posto!