Olio esausto: questo comune errore può costarti carissimo | Il 90% delle persone non lo sa
Dopo molte fritture l’olio diventa esausto. Come smantellarlo correttamente? Ecco l’errore da non fare.
Un buon fritto, anche per coloro che seguono una dieta per motivi sportivi o anche per altro, ad un certo punto diventa irrinunciabile da far apparire sulle nostre tavole. Può essere di pesce, che è la formula più classica, ma anche di verdure o misto verdura e pesce. Insomma, le alternative sono assolutamente illimitate.
Anche nella cucina orientale è più che mai presente, con particolari e croccanti panature, a cui noi non rinunciamo praticamente mai ogni volta che abbiamo modo di consumare un pasto in un ristorante asiatico o di sushi all you can eat. In questo caso il nome originale è tempura, e quella migliore è sicuramente a base di gamberoni.
Se ci troviamo poi in vacanza al mare, anche se il nostro soggiorno comprende tutti i comfort dell’albergo in cui alloggiamo, non possiamo rinunciare a una corposa frittura mista di pesce sulla spiaggia. In questo caso infatti la modalità migliore è se consumata obbligatoriamente a piedi nudi nella sabbia.
Frittura e olio in cucina
Quando facciamo la spesa, indubbiamente una delle tante provviste che ci accertiamo sempre di possedere o se è il caso di comprare, è l’olio per friggere. Se siamo esperti o appassionati di cucina sappiamo infatti molto bene che qualunque strada o linea alimentare sceglieremo, alla fine, per qualsivoglia ricetta, inciamperemo sempre nella frittura.
Per certi cibi è un’operazione che non prevede alternative. Se il nostro intento poi è quello di dare vita a dei dolci appartenenti alla tradizione del Sud Italia, la frittura nell’olio sarà appunto inevitabile, poiché diversamente il prodotto non otterrà il caratteristico gonfiore. Questo sarà impossibile ottenerlo ad esempio con la friggitrice ad aria. Un dettaglio particolare però riguarda proprio l’olio.
Il corretto sistema per lo smaltimento dell’olio per fritture
La prima cosa che tendiamo a fare una volta terminata la frittura qual’ è? Lo diciamo subito, quella di gettare l’olio utilizzato, specialmente se già utilizzato più e più volte, nello scarico del lavandino. Nulla di più sbagliato. Come ben sappiamo non si diluisce nell’acqua e tende a rimanere compatto nella sua sostanza,
E poi è particolarmente inquinante, soprattutto se versato in acqua, una risorsa naturale sempre più a rischio nel nostro pianeta. Tutto quanto l’olio raccolto e trasformato in energia infatti contribuisce a una mancata emissione di CO2 non indifferente. Bene dunque dire di sì al riciclaggio e travasare l’olio esausto in appositi contenitori, da portare ai punti di raccolta.