E se in casa avessi la farina al cianuro? Questa é stata richiamata per tracce di veleno: l’ho già buttata
Panico tra i consumatori per una particolare farina. Riscontrata presenza di cianuro.
Sono ancora in gran numero, e per la precisione lo è sempre in crescita, le persone che ancora oggi, anche grazie ai numerosissimi macchinari che sono stati messi a punto, le persone che amano mettere le mani in pasta. In questo preciso modo ci intendiamo per dare vita a deliziose pietanze di tipo farinaceo.
Può trattarsi di pizze, di focacce, di torte ma anche, per la verità, anche questo dovuto ad apposite macchinette che ora sono acquistabili a prezzi più che convenienti, per creare la tanto amata pasta fatta in casa. Non si parla solo di sfoglie, bensì di maccheroncini, tagliatelle, spaghetti o molto altro, che sono sempre una delizia.
Bontà farinacea, è così che vengono indicati questi cibi, proprio per il fatto che l’ingrediente che in questo caso la fa da padrone è esattamente la farina. Ce ne sono di diverse tipologie che i più esperti conoscono e sanno distinguere in base alle pietanze che andranno a preparare. Possiamo, nominare, tanto per citarne alcune, grano tenero, grano duro, per polenta e molte altre.
La farina e la sua presenza in cucina
Un tempo quest’ultima costituiva inoltre una vera e propria risorsa, tanto che le attività più fiorenti erano esattamente quelle dei mugnai. Parliamo dei proprietari di mulini a vento, solitamente accorpati alla propria abitazione, ove veniva macinato il granturco al fine di produrre la farina che poi sarebbe stata venduta in sacchi.
Tornando ai giorni nostri, su questo ingrediente culinario ora è stato puntato il dito della Autorità Sanitarie a causa di una contaminazione non di poco conto, che potrebbe seriamente mettere a rischio la salute dei consumatori. Si parla dunque di farina contaminata da cianuro. Quali sono la marca e il lotto interessati?
I lotti interessati dal richiamo
La farina in questione, il che è leggibile tra le righe de Il Fatto Alimentare, ha subito un bel richiamo diramato dal Ministero Della Salute. Si tratta di quella cassava di Kokonte, il cui marchio è African Beauty. Il motivo dell‘allerta, come già accennato, è dovuto ad una presenza di acido cianidrico che ha superato il limite consentito dalla legge.
Se ci spostiamo sul lotto possiamo dire che risponde per la precisione al numero 210423 con TMC, o meglio Termine Minimo di Conservazione 01/04/2025. Per coloro che ne fossero in possesso è vivamente consigliato non consumare il prodotto e recarsi a restituirlo al punto vendita ove acquistato il prima possibile, per poter beneficiare di un rimborso.