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Insalata in Busta mai più: la mia nutrizionista mi ha spiegato la verità | Non potrò più mangiarla

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Insalata in busta: la verità (foto Corporate+) – Laterradelgusto.it

Comoda e pratica l’insalata in busta. Ma ora che ho scoperto cosa contiene davvero non credo che la mangerò più. 

Ammetto di essere tra le migliaia di persone che consumano insalata in busta. Perché è comoda e pratica. E in un attimo è pronta.

Vuoi mettere, torni a casa e hai poco tempo – o voglia – di metterti ai fornelli, e hai la possibilità di aprire una busta e avere un contorno già pronto.

Si lo so, costa molto di più rispetto a quella fresca, ma poi devi pulirla, lavarla, tagliarla. Così invece qualcuno lo ha già fatto per te. E tu devi solo aggiungere il condimento che vuoi.

Da oggi però forse nemmeno tu la consumerai più. Ho scoperto cosa c’è davvero dentro, e non sono più così felice di mangiarla.

Insalata in busta: cosa c’è davvero dentro

Ti sei mai chiesta come faccia l’insalata in busta a mantenersi così tanto tempo fresca mentre se la tagli tu si deteriora nel giro di poco? Semplice, è il metodo di lavorazione e conservazione che lo consente. Tutto viene svolto a bassissime temperature, in modo che i batteri non possano riprodursi. Dopo averla lavata e asciugata viene confezionata trattenendo all’interno del sacchetto l’anidride carbonica prodotta dalle foglie che si mantengono fresche e non ammuffiscono.

Ma come detto, è la bassa temperatura che ne garantisce la freschezza. E per farlo deve rimanere costante. Ecco quindi dove sorge il problema e come può diventare pericolosa. NotizieBenessere infatti fa sapere: “Durante tutto il percorso dal confezionamento alla vendita nei supermercati, l’insalata dovrebbe essere sempre conservata ad una temperatura costante e al di sotto degli 8°. Una condizione non sempre facile, visto che i banchi refrigerati dei supermercati non hanno una temperatura uniforme, come i frigoriferi domestici”.

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Insalata in busta – (foto Corporate+) – Laterradelgusto.it

Perché non la mangerò più

Quante volte ti è capitato di notare la busta dell’insalata gonfia? Ecco, in quel caso meglio buttarla via. Significa infatti che si è deteriorata, e che i batteri al suo interno si sono moltiplicati facendo fermentare le foglie. Anche se non è ancora scaduta. Inoltre secondo alcuni studi anche se viene lavata prima di essere confezionata, contiene comunque pesticidi e altri agenti contaminanti. Questi vengono utilizzati per garantire una elevata resa e poter vendere poi un prodotto visivamente gradevole.

Inoltre l’insalata in busta come detto costa molto di più di quella fresca. E vogliamo parlare dell’inquinamento? La confezione in plastica va poi smaltita, e sappiamo bene quanto questa sia inquinante. Molto meglio un bel cespo di insalata fresca, da lavare al momento.